Come ridurre i rifiuti in cucina

Come ridurre i rifiuti in cucina? Ecco una serie di suggerimenti e di strumenti utili da tenere sempre in considerazione

Come ridurre i rifiuti in cucina? I rifiuti domestici sono troppi. È nostro dovere cercare di ridurli, per poter aiutare il pianeta. Sperando che ognuno faccia la sua parte. Come fare per poter cambiare abitudini e adottare soluzioni che ci portino sempre più a diventare zero waste?

Come ridurre i rifiuti in cucina

Nel 2014, la produzione totale di rifiuti delle attività economiche e domestiche in Unione Europea era di 2503 milioni di tonnellate. Dato più alto registrato nel periodo 2004-2014. Il settore delle costruzioni ha contribuito per il 34,7 % del totale nel 2014. Seguono le attività estrattive (28,2 %), le attività manifatturiere (10,2 %), i servizi nel settore delle acque e dei rifiuti (9,1 %) e le attività domestiche (8,3 %).

Ogni settore può fare la sua parte per poter ridurre i rifiuti. Anche noi in casa possiamo fare molto per aiutare il pianeta.

Consigli per ridurre i rifiuti in casa

In casa e in cucina sono molte le cose che possiamo fare:

  • Non buttare via qualcosa che si può donare a qualcun altro, che può servire a qualcun altro, che può avere una seconda vita. Ciò che per noi è rifiuto, è un dono per qualcun altro.
  • Ricicla tutto quello che puoi.
  • In cucina non buttare via gli avanzi.
  • Fai la spesa intelligente, per evitare di comprare troppo o cose che ci sono già.
  • Distribuire bene i prodotti in frigo.
  • Pianificare i pasti.
  • Evitare i prodotti monouso, soprattutto in cucina.
  • Acquista prodotti sfusi.
  • Evita le capsule del caffè.
  • Riutilizza i contenitori e conservali.
  • Scegli l’acqua del rubinetto o le bottiglie di vetro.

rifiuti

Strumenti per ridurre i rifiuti in cucina

Esistono poi degli strumenti che ci consentono di ridurre i rifiuti domestici in particolare in cucina, luogo della casa dove produciamo la maggior parte dei rifiuti. Se abbiamo un giardino, possiamo usare i rifiuti organici, quelli che vanno nell’umido, per creare il compost, che sarà utile per fare l’orto, per curare le piante del giardino o che abbiamo in casa.

Altrimenti un’altra soluzione potrebbe essere l’utilizzo di un tritarifiuti o dissipatore alimentare domestico. Secondo i dati di InSinkErator, che produce proprio tecnologie di questo tipo, in America sono già usati dal 50% delle famiglie e anche in Italia si diffondono sempre più. Con il dissipatore, la quantità di rifiuti alimentari si riduce del 30%.