Cosa usare al posto dell’ammorbidente: soluzioni naturali

Cosa usare al posto dell'ammorbidente per un bucato extra morbido?

Piccoli chimici per fare la lavatrice, un prodotto per disinfettare, l’altro per smacchiare, qualcosa per non scolorire e per la morbidezza? Cosa usare al posto dell’ammorbidente per non perdersi tra gli scaffali dei negozi per scegliere il prodotto migliore.

Il sogno di tutti coloro che si apprestano a fare il bucato è proprio che risulti soffice e profumato come se fosse appena uscito dalla lavanderia, ecco perché fiumi e fiumi di ammorbidente vengono consumati ogni anno, a volte anche esagerando nei dosaggi.

Ma purtroppo ci sono persone che non possono utilizzare l’ammorbidente per problemi di sensibilità della pelle e altri affascinati dai racconti della nonna che utilizzava la cenere per pulire e profumare i vestiti sono alla ricerca di soluzioni eco che rispettino l’ambiente, ma che garantiscano comunque un effetto eccezionale sui capi.

Allora vediamo in che modo è possibile sostituire l’ammorbidente e quali scegliere.

Bicarbonato di sodioBicarbonato

È possibile supporre che la polverina di Pollon fosse proprio Bicarbonato… sembra talco ma non è, serve a darti l’allegria…senza dubbio fa la felicità di molte casalinghe!

Quando ci chiediamo cosa usare al posto dell’ammorbidente, potremmo dire che il bicarbonato, anticalcare naturale, può rivelarsi oltremodo efficace.

La capacità del bicarbonato di addolcire l’acqua lo rende un ammorbidente naturale e a basso costo ottimo per sostituire quello di derivazione chimica.

Oltre ad avere il potere di smorzare il calcare naturalmente presente nell’acqua, riesce ad eliminare l’elettricità statica, altra causa dell’irrigidimento delle fibre, entrambe infatti si accumulano sui tessuti rendendoli duri e secchi.

Per utilizzare il bicarbonato al posto dell’ammorbidente è sufficiente scioglierne 3 cucchiai in un bicchiere pieno fino all’orlo di acqua, mescolare e metterlo nella lavatrice. Per profumare ulteriormente il bucato è consigliato aggiunge alcune gocce di olio essenziale alla lavanda, al gelsomino, oppure qualsiasi altra profanazione si preferisca, avrete un risultato che non vi sareste aspettati.

Aceto

Aceto

L’aceto merita in questo articolo una menzione speciale: è in realtà una delle prime scelte quando ci si chiede cosa usare al posto dell’ammorbidente.

Questo sia perché facilmente reperibile, sia perché ad ogni modo  si tratta di un prodotto che può essere acquistato a un prezzo piuttosto basso, in genere si trova in tutte le case e come rimedio naturale risulta essere tra i più efficaci.

Utilizzarlo come ammorbidente è molto semplice, in quanto risulta essere sufficiente aggiungere mezzo bicchiere al lavaggio; ciò che è importante e a cui occorre fare attenzione è non far entrare a contatto diretto i panni con il liquido.

Per questo, per il suo utilizzo occorre versarlo nella vaschetta del detersivo, nello stesso posto in cui si metterebbe l’ammorbidente.

L‘aceto quanto il bicarbonato contrasta il calcare e ne riduce il quantitativo presente nell’acqua contribuendo al suo addolcimento. Questo per il bucato sarà un toccasana e lo farà risultare particolarmente morbido.

Ma l’aceto non fa solo questo. Contribuisce al rinnovamento dei colori che risulteranno nuovamente brillanti, gli antiestetici pelucchi dei maglioni di lana spariranno.

Inoltre, anche la lavatrice trarrà giovamento per via della protezione dal calcare che la sua aggiunta garantisce.

Ma poi il bucato avrà il classico odore di aceto? No, in quanto non si tratta di un odore persistente, quindi sarà sufficiente stendere i panni all’aria aperta e l’odore svanirà svanirà completamente.

Acido citrico

Limone

Il limone e il suo derivato, l’acido citrico hanno un forte potere anticalcare e così come l’aceto e il bicarbonato riescono ad addolcire la durezza dell’acqua.

Si perché il senso di durezza dei tessuti deriva per la maggior parte dal calcare. Questo si deposita sopra di essi.

La durezza è dovuta anche all’elettricità statica, ma per questa vedremo le possibili soluzioni. Per la carica calcarea, invece, tra i rimedi è possibile citare anche l’acido citrico che è possibile acquistare in farmacia o nei negozi per la casa.

Preparare un ammorbidente naturale che ha alla sua base l’acido citrico è molto semplice. Ecco cosa bisogna fare:

  • Aggiungere 20 grammi di acido citrico a mezzo litro d’acqua;
  • Scioglierlo lentamente;
  • Metterne 50 ml nella vaschetta dell’ammorbidente.

Per ottenere la profumazione che più si preferisce sono sufficienti poche gocce di olio essenziale o di lavanda o di gelsomino, quelli più adatti per il bucato, ma nulla esclude che si possa utilizzare qualsiasi tipo di essenza e mischiare il tutto per un composto omogeneo pronto all’uso.

Sarà sufficiente agitare il contenitore prima dell’uso per evitare che gli ingredienti si separino.

Cosa usare al posto dell’ammorbidente? Le palline da tennis!

Palline da tennis

Sistema brevettato da Andre Agassi che dimenticando le palline negli abiti del mach appena finito, ha notato la morbidezza dei tessuti.

No, non è così, le palline da tennis si sono rivelate delle ottime alleate in quanto in grado di contrastare l’elettricità statica, a cui abbiamo fatto prima riferimento, che si accumula sul tessuti e li rende meno morbidi.

Come accennato in precedenza una delle cause di durezza degli indumenti è l’accumulo di elettricità statica. Questa comprime le fibre, ecco perché in genere, prima di fare la lavatrice è consigliabile dividere i tessuti naturali da quelli sintetici, tenendo presente che sono questi ultimi a causarla.

Inserendo sue palline da tennis nell’oblò insieme agli indumenti, con la loro rotazione li manterranno soffici in maniera completamente naturale, senza la necessità di inserire prodotti di derivazione chimica.

Ci sono però in questo caso delle controindicazioni: infatti questo metodo potrebbe rivelarsi poco adatto a tutte quelle persone che risultano essere allergiche alla gomma delle palline stesse.

Prova inoltre un particolare tipo di inquinamento chiamato off-gassing che viene generato dal calore e dal contatto tra la gomma e i tessuti durante il lavaggio.

In alternativa è possibile scegliere di inserire un foglio di carta alluminio accartocciato durante il lavaggio. Avrà lo stesso compito svolto dalle palline da tennis, cioè quello di ridurre l’elettricità statica accumulata sui vestiti, primaria fonte dell’irrigidimento dei tessuti e delle fibre.

Balsamo per capelli

Prodotti da bagno

Come avete a cuore la salute dei vostri capelli, allo stesso modo vi prendete cura dei vostri capi d’abbigliamento. Non stupirà quindi pensare che lo stesso prodotto possa andar bene in entrambe i casi, è possibile preparare un ammorbidente home made, utilizzando come base il balsamo per capelli.

Ciò che vi occorre per prepararlo è una bottiglia di plastica, dove conserverete il composto che si andrà a creare con:

  • 250 ml di aceto di mele
  • 70 ml di balsamo (va bene qualsiasi tipo)
  • 50 ml di acqua.

A questo punto occorre mischiare energicamente finche i tre ingredienti non risultino ben amalgamati e l’ammorbidente alternativo pronto per l’utilizzo.

Questa può essere un’ottima alternativa per chi proprio non sa rinunciare all’ammorbidente, ma non ha fiducia nell’utilizzo del bicarbonato e dell’acido citrico.

Ammorbidenti naturali

Detersivi

Se il fai da te non vi convince e temete che i vostri vestiti non vengano morbidi e profumati come vorreste, ma comunque non volete rinunciare a formule eco nel rispetto dell’ambiente che vi circonda, esistono anche gli ammorbidenti naturali ed ecologici.

È possibile acquistarli nei negozi che vendono prodotti per la casa, supermercati specializzati nel biologico e nelle botteghe che vendono detersivi e saponi sfusi, pratica che ormai si è andata molti diffondendo in tutte le città.

Inoltre, ciò che viene raccomandato è quello di prediligere i capi che siano fatti di fibre naturali. Ciò fa sì che mantengano intatta la loro morbidezza anche dopo diversi lavaggi, anche senza utilizzare svariati prodotti che possono rivelarsi dannosi per l’ambiente.