Cicoria proprietà e benefici: come usarla a tavola e non solo

La cicoria un erba dai mille usi differenti e ricca di proprietà curative

La cicoria comune o anche detta selvatica è una pianta erbacea perenne molto conosciuta in tutto il nostro paese.

Viene utilizzata sia in cucina per svariate ricette che per rimedi di origine naturale.

I suoi fiori tra il bianco e il celeste sono il segno che contraddistingue questa pianta la quale cresce spontaneamente.

È stata utilizzata dai popoli più antichi come: Egizi, Greci e Romani per via delle sue proprietà depurative.

In genere l’altezza non è particolarmente elevata anzi è spesso utilizzata quando le foglie sono di dimensioni ancora piuttosto ridotte, ma può raggiungere anche il metro e mezzo nei casi più estremi.

Cicoria i benefici

Come è possibile leggere di seguito la cicoria ha numerose proprietà che sono in grado di produrre un effetto benefico sull’organismo.

Il suo utilizzo può portare benessere e stimolare il normale funzionamento di diversi organi, come succede per fegato e reni.

Consumare estratti di cicoria riesce a regolare le normale funzioni dell’intestino, lo protegge dalle infiammazioni.

Occorre inoltre specificare che consumare cicoria vuol dire dare un consistevate apporto di vitamine al corpo.

Ma la cicoria non viene utilizzata solo per decotti, ma anche per succhi, estratti e per fare creme viso.

Il suo gusto particolare, leggermente amaro, è proprio il sintomo della sua capacità di agire per il benessere del corpo e liberarlo dalle tossine in eccesso.

Ciò che in genere vengono utilizzate e considerate portatrici di qualità officinali sono le radici.

Questa usanza ha fondamenta molto lontane nel tempo, perché i popoli antichi come gli egizi erano soliti utilizzare la cicoria per curare i malanni.

L’utilizzo della cicoria come pianta curativa è possibile in quanto in essa sono presenti sostanze zuccherine, sostanze amare e altre ancora derivanti dall’acido caffeico.

Ma vediamo nello specifico quali sono le proprietà di questa pianta che promette effetti miracolosi.

Sali minerali e vitamine

Innanzitutto è bene dire che la cicoria come molte verdure a foglia è ricca di sali minerali.

Quelli contenuti nelle foglie di questa pianta sono soprattutto calcio, potassio e ferro, sembra infatti che la verdura utilizzata da Braccio di Ferro fosse infatti proprio cicoria e non gli spinaci.

Inoltre la cicoria risulta essere un concentrato di vitamine che sono in grado di migliorare il funzionamento del sistema immunitario e non solo.

Si tratta dunque di una fonte di vitamina B che aiuta a disintossicare l’organismo, vitamina C contro i malanni stagionali.

Inoltre la vitamina P molto utile per la salute del cervello e la K prodotta naturalmente dal fegato.

Azione depurativa

La cicoria ha un sapore tendenzialmente amaro, indipendentemente dalla modalità in cui viene consumato.

Questo sapore particolare di molte verdure sta ad indicate il loro potere strettamente depurativo e disintossicante.

Il consumo delle piante che hanno una tendenza amara favorisce l’organismo nell’eliminazione di ciò che lo danneggia e la diminuzione delle tossine.

Tutto questo è permesso dall’effetto che in particolare modo le radici, hanno sull’attività di fegato e reni.

Ricordiamo infatti che questi organi sono molto importanti per la naturale depurazione dell’organismo.

Digestione

Infine vogliamo parlare delle proprietà digestive della cicoria, che è in grado di stimolare la naturale produzione di bile.

La bile altro non è che un liquido comunemente prodotto dal fegato, immagazzinato nella cistifellea nel periodo di digiuno e rilasciata al momento della digestione.

La cicoria risulta essere anche un diuretico e lassativo di origine naturale.

Gli estratti delle sue foglie sono utili per contrastare meteorismo, stitichezza e creare uno strato protettivo per il colon irritabile.

Sembra inoltre che sia in grado di regolare il battito cardiaco, controllare la glicemia e ridurre le infiammazioni.

Come si vedrà più avanti quello che è importante è non esagerare con le quantità ed evitare il consumo nel caso in cui si abbiano problematiche specifiche.

Cicoria: come usarla

I primi fiori di questa pianta si vedono spuntare in primavera, dopo che in autunno, le foglie che non sono state colte e utilizzate si seccano.

Se l’intenzione è quella di utilizzare la cicoria per le sue qualità officinali occorre cogliere le foglie prima della fioritura, perché sono migliori.

Per quel che riguarda le radici invece si colgono lungo tutto il periodo estivo.

Le popolazioni antiche utilizzavano la pianta per curare le infezioni del fegato e credevano fermamente nelle proprietà curative della cicoria.

La pianta veniva utilizzata per decotti e infusi, allo stesso modo in cui viene usata oggi.

Inoltre non tutti sanno che la cicoria grazie alle sue proprietà antinfiammatorie può essere l’ingrediente di diverse creme viso.

Tali composti possono essere applicati sulla cute in caso di rossore, per avere un sollievo istantaneo.

Dalle foglie fresche di cicoria è possibile ottenere un succo che permette di utilizzarla per la sua efficacia sul sistema digestivo.

Mentre se lasciate a macerare è possibile preparare un decotto naturale che curerebbe la stitichezza agendo sulla regolarità dell’intestino.

La cicoria in cucina

La cicoria fa bene, ma è anche buona sono molte le ricette che la vedono protagonista.

L’acido caffeico in essa contenuto ha spinto le persone ad utilizzarla come sostituto del caffè.

Spesso si dici caffè di cicoria, riferendosi a un prodotto non fatto ad opera d’arte e quindi non buono da bere, senza sapere che questo modo di dire si fonda sulla realtà realmente vissuta.

Quando il chicco di caffè scarseggiava la cicoria veniva utilizzata per preparare una bevanda molto simile alla moka che si sorseggia a casa.

Questo utilizzo alternativo delle radici di cicoria viene fatto risalire al 1600, ma si tratta solo di uno dei mille modi di prepararla.

L’utilizzo in cucina non è inusuale e in genere si diversifica in base alla zona geografica.

Dal punto di vista culinario ciò che viene più spesso utilizzato sono le foglie, che possono essere consumate sia crude che cotte e con le quali è possibile dar vita a molte ricette.

In questo caso le foglie devono essere colte prima della fioritura, perché si seccano molto facilmente.

Come già detto molto delle ricette nascono da tradizioni regionali, come ad esempio succede in Puglia dove se ne fa un purè unendola con le fave.

Ad ogni modo sono molte le ricette che è possibile preparare con questa erba, tra cui la più comune e conosciuta e la cicoria ripassata in padella con abbondante aglio e peperoncino.

Inoltre: nel caso delle foglie crude si possono fare delle gustose insalate per le quali utilizzare le foglie nuove e più tenere.

Senza dimenticare primi e secondi piatti, ripieni per torte salate, ripieno di ravioli, zuppe e minestre, ripieni per frittelle.

Cicoria: controindicazioni

Si può pensare che essendo un’erba e quindi presentandosi come un rimedio di tipo naturale la cicoria sia del tutto innocua.

In realtà non è proprio così.

A differenza di quello che si può credere la cicoria può avere delle controindicazioni.

Questi possibili episodi spiacevoli possono verificarsi soprattutto nel caso in cui ci siano problematiche di salute.

Innanzitutto la cicoria è sconsigliata quando è presente una gastrite o un’ulcera peptica.

Questo perché il suo alto tasso di inulina la rende sconsigliata in caso di fermentazione intestinale abbondante.

Inoltre la cicoria è controindicata per le donne in gravidanza e nel caso si stiano assumendo farmaci betabloccanti e calcoli alla colecisti.

La cicoria potrebbe anche agire sull’organismo inibendo l’assorbimento di alcune tipologie di farmaci.

Ciò succede soprattutto con quelle assunte per abbassare la pressione o sanguina e regolare il battito cardiaco.