Dire addio alla plastica: ecco i prodotti sostitutivi che rispettano l’ambiente
Bottiglie di vetro, shopper in cotone e nuovi materiali etici e sostenibili per sostituire la plastica.
Il compito della popolazione oggi è quello di preservare l’ambiente e la salute dell’uomo con il massimo impegno da parte di tutti: dal produttore al consumatore per la creazione e l’utilizzo di prodotti fatti di materiali compostabili che sostituiscano la plastica.
L’eccessivo consumismo che ha monopolizzato la nostra società oggi, ha portato al superamento del limite di sostenibilità: la terra non è uno scrigno di risorse inesauribili ed è giunto il momento di intervenire concretamente.
L’inquinamento da plastica nell’acqua e nell’aria
Secondo i dati del 2018 emersi dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) circa il 95% dei rifiuti in mare è costituito dalla plastica. Nel Mar Mediterraneo, in media, ogni minuto vengono lasciate circa 33mila bottigliette, che nell’arco di un anno si trasformano in 570mila tonnellate di plastica inquinante.
Continuando di questo passo, non trascorreranno poi così tanti anni affinché nel mare sia presente più plastica che fauna e flora acquatica. Il pericolo però riguarda anche i nostri cieli: le materie plastiche infatti, degradandosi rilasciano nell’aria metano ed etilene, due gas estremamente nocivi per gli umani e per il clima.
Salvare l’ambiente e noi stessi
Il progresso scientifico e tecnologico apre un dialogo interessante e concreto per la salvaguardia dell’ambiente. Grazie infatti alle ricerche e alla creazione di materiali sostitutivi alla plastica ad esempio, abbiamo oggi soluzioni che fino a pochi anni fa ci sembravano impensabili.
I veri cambiamenti nascondo dalle nuove abitudini. L’innovazione, quella vera parte dallo stravolgimento della routine e dalla riorganizzazione domestica e sociale. Uno dei più grandi cambiamenti che ci troviamo ad affrontare è proprio quello della sostituzione della plastica.
Addio alla plastica monouso
Uno dei più grandi cambiamenti che ci prepariamo a vivere è quello che prevede l’addio alla plastica monouso. La direttiva approvata dal Parlamento europeo vieta dal 2021 posate, piatti, bicchieri, cannucce e bastoncini cotonati in plastica che saranno sostituiti da articoli biodegradabili e più sostenibili per l’ambiente.
Anche se il cambiamento ci sembra sostanziale, in realtà le alternative a quelli che credevamo fossero prodotti indispensabili, sono molteplici. Le prime riguardano i piatti e i bicchieri in vetro o in alluminio ad esempio, oppure posate di carta che possono essere riciclate e che comunque sono biodegradabili. Le soluzioni più interessanti però sono costituite da quegli articoli compostabili che hanno la capacità di biodegradarsi rapidamente nell’ambiente. È il caso delle stoviglie in bioplastica realizzate con materiali di origine vegetale. O ancora prodotti creati con la polpa di cellulosa.
Come sostituire i sacchetti di plastica
Anche i sacchetti di plastica verranno presto sostituiti con shopper riutilizzabili o del tutto riciclabili. Oltre ad essere una scelta virtuosa, questo cambiamento rende il momento della spesa più personale. Del resto l’era del sacchetto di plastica è finita già da un po’. Sono anni ormai che in Italia non è più consentito l’utilizzo di buste di plastica per il trasporto delle merci acquistate nei negozi. Anche in questo caso le alternative non mancano e il risultato è positivo, in primis per la salvaguardia dell’ambiente e in secondo luogo per la possibilità di vivere il momento della spesa in maniera personalizzata.
Supermercati e negozi infatti, si sono impegnati a mettere in vendita shopper personalizzate di diverse dimensioni, colori e materiali per consentire alle persone di affrontare in maniera pratica e confortevole la spesa quotidiana. La scelta migliore, per sostituire i sacchetti di plastica è quella di optare per borse robuste e di cotone naturale che possono poi essere riutilizzate anche per momenti diversi da quello della spesa.
Nuovi materiali in vista
Nell’ottica a breve e lungo termine di limitare l’utilizzo della plastica e di abbandonare per sempre determinati oggetti, sono diversi i materiali sperimentati e approvati per la realizzazione di quelli che una volta erano articoli in plastica. Se le buste per la spesa possono essere sostituite da shopper in cotone e le stoviglie da articoli compostabili, nuovi materiali si fanno avanti per la realizzazione di altri articoli in commercio. È il caso della caseina, la proteina base del latte.
Gli scienziati, stanno studiando un nuovo materiale plastico prodotto dalla schiuma biodegradabile che unisce caseina e argilla. In futuro proprio questo potrebbe sostituire i contenitori in plastica.
E ancora, le foglie di palma essiccate e pressate oppure l’amido di mais e quello di patata possono essere utilizzati per realizzare le bioplastiche, materiali simili alla plastica ma biodegradabili.
Insomma, la caccia alla soluzione per dire per sempre addio ai materiali plastici è ben avviata, a noi il compito di portarla avanti, eticamente e con coerenza.