Adolescente credere di essere un mostro, finché non va in un campeggio

La vita di John Quinn è cambiata quando è rimasto vittima di un incendio. Si sentiva un mostro, fino a quando non è andato in campeggio.

La vita di ognuno di noi può cambiare per sempre in un attimo. E chi eravamo prima svanisce via, così come i nostri sogni, i nostri desideri, le nostre certezze, facendoci entrare in un vortice di insicurezze, paure, solitudine. È quello che è successo a John Quinn, un ragazzo del Tennessee, negli USA. A quattro anni era un bambino come tutti gli altri. Ma poi qualcosa è arrivato nella sua vita e l’ha letteralmente stravolta.

John Quinn

Nel 2003 John aveva solo 4 anni. Mentre giocava con il cane di famiglia, all’improvviso una candela lasciata accesa ha dato il via a un terribile incendio. In pochissimi secondi tutta la stanza era in fiamme. Quando Leah Cochran, la sorella maggiore, lo ha sentito gridare, è subito corsa da lui per aiutarlo. Ma il bambino era già pieno di ustioni in tutto il corpo.

John Quinn

Anche la sorella maggiore è rimasta ferita, ma non come John. Il povero bambino ha riportato ustioni sul 95% del suo corpo. È un miracolo che sia sopravvissuto a quel terribile incendio. La via verso la guarigione era però lunga e difficile. Il bambino aveva subito 87 operazioni. E si sentiva un mostro. Gli anni dell’adolescenza sono stati per lui i più difficili: aveva smesso di mangiare, era anoressico, odiava il suo aspetto fisico e si chiedeva perché fosse sopravvissuto, quando forse sarebbe stato meglio morire.

John

Non capivo quanto fossi egoista, avevo una famiglia che mi voleva bene, ma non me ne rendevo conto”, ha raccontato il ragazzo, che improvvisamente, però, ha cambiato atteggiamento. Tutto merito di un campeggio al quale ha partecipato insieme alla sorella Leah, rimasta ustionata sul 25% del corpo. Al campeggio annuale organizzato dalla Burned Children Recovery Foundation, associazione che si occupa proprio di bambini vittime di ustioni, John ha capito che la vita era comunque bellissima.

Il ragazzo, che oggi ha 19 anni, ha cominciato a fare bodybuilding e a curare il suo corpo. Non soffre più di anoressia e aiuta gli altri a capire che oltre all’aspetto fisico c’è molto di più.

Oggi collabora con la Courageous Faces Foundation. Non si sente più diverso, non si sente una vittima e vive la sua vita giorno dopo giorno.