Donna sottoposta per sbaglio ad un aborto
Donna incinta va in ospedale, per prendere degli integratori, ma viene sottoposta ad un aborto. Ecco cos'è accaduto realmente...
Una vicenda davvero sconcertante è accaduta ad una località vicino Seul, in Corea del Sud, il sette agosto di quest’anno. Una donna, incinta di sei settimane, è andata in ospedale per ricevere degli integratori, ma invece per uno scambio di identità, è stata sottoposta ad un aborto.
Un evento davvero drammatico, che ora potrebbe portare gravi conseguenze per il medico e l’infermiera, che hanno eseguito questa procedura e che si sono dichiarati subito colpevoli.
In base alle prime informazioni che sono state pubblicate, la giovane donna, aveva appena scoperto di essere in dolce attesa e quindi, è andata subito in ospedale per farsi prescrivere degli integratori.
Una volta arrivata e dopo aver fatto la sua richiesta, è stata portata in una stanza e nella vena dove dovevano iniettarle, ciò che aveva chiesto, le è stato iniettato l’anestetico.
Ad eseguire la procedura è stato un giovane ginecologo, con l’aiuto di un’infermiera. La donna, subito dopo, è stata dimessa, ma lei non si era affatto resa conto di ciò che era accaduto.
Poco dopo, quando è tornata nella sua abitazione, è stata colpita da un’emorragia e quindi è dovuta tornare in ospedale. Dopo i primi caos, è stato tutto più chiaro sia per lei, che per i medici, che avevano appena eseguito la procedura.
Sul posto, ovviamente, sono arrivate immediatamente le forze dell’ordine, che hanno avviato un’indagine all’interno del centro medico. La donna, invece ha denunciato l’accaduto e vuole giustizia per ciò che le è capitato.
In Corea del Sud, l’aborto è vietato per legge e lo sarà fino al trentuno dicembre 2020, ma è accettato in alcuni casi, come in incesti o violenze. Teoricamente, il medico che lo esegue e la donna che lo richiede, dovrebbero essere puniti per legge, ma ormai tutto questo non avviene più.
Una vicenda davvero sconvolgente, ci saranno ulteriori aggiornamenti su quanto accadrà nei prossimi giorni.
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