In amore vince chi fugge: è vero oppure no?
Siamo proprio sicure che in amore vince chi fugge? Ragioniamoci su, tra pareri autorevoli, situazioni reali e problemi da affrontare
C’è un vecchio detto che insegna che in amore vince chi fugge, eppure voi non ne siete così convinte? Oggi cercheremo di capire se è vero oppure no, cercando di riflettere su quello che succede a chi scappa e a chi resta.
Prima di dire che coloro che hanno fortuna in amore sono degli escapologi di professione, allora, analizziamo tutte le situazioni: potremmo scoprire che in realtà è tutto relativo.
Origine e autore del detto
Partiamo dal fatto che si tratta di un vecchio detto, ripreso poi da alcuni grandi personaggi della nostra storia: Molière disse che la prima cosa che deve fare una donna quando desidera un uomo è fuggire, ed Ennio Flaiano sostiene che una donna che fugge attira l’inseguitore, anzi lo crea.
Ma cosa significa esattamente fuggire? Il problema è tutto qui: scappare come? Verso dove? E perché? Ogni fuga ha una ragione di fondo ed è bene analizzare cosa ci spinge, anche per capire se quello che vogliamo vincere è una vita con lui o… senza di lui.
Spiegazione scientifica
Se la letteratura ha detto la sua sulla questione, anche la scienza non è da meno. Psicologi e studiosi delle relazioni hanno condotto diverse ricerche, ma i risultati sono contraddittori per un semplice motivo: cambiano in base alle situazioni e ai contesti.
Se infatti ci sono stati dei dipartimenti universitari che hanno dimostrato che sui social quella della fuga è una tattica vincente durante il corteggiamento perché mette l’uomo di fronte alla visione complessiva dei suoi “rivali”, dall’altro lato diversi terapeuti di coppia sostengono che l’attitudine alla fuga in amore possa essere nociva. A questo punto non resta che capire quali sono i tipi di fuga “sicuri” e quelli “dannosi”.
Fuga dalla banalità: quella giusta e a portata di tutti
Partiamo dalla fase del corteggiamento. Una delle ragioni più valide per fuggire in amore è mantenere quell’aura di enigmaticità tanto preziosa nei primi mesi della relazione. Questo è molto sano, specie se facciamo capire al nostro lui che lo teniamo in considerazione e che gli lasciamo spazio.
In più, ritagliarci del tempo per noi rende sana la relazione e ci aiuta a non trascurarci: abituandolo sin dall’inizio all’idea che abbiamo bisogno dei nostri spazi avremo sempre la possibilità di prendere una boccata d’aria, anche (e soprattutto) quando la routine tenderà a diventare soffocante.
Fuggire per farci desiderare: sì, ma senza esagerare
Restando alla fase del corteggiamento, farci desiderare è un grande classico ma è decisamente una situazione nì. Se il nostro obiettivo è intrigarlo possiamo provare a usare delle strategie di allontanamento, ma occhio: devono essere mirate e sempre moderate.
Questo significa che sparire per una settimana è un grosso errore, mentre scomparire per un giorno può essere costruttivo. Negarsi può andare bene a patto che venga fatto tatticamente. Non esageriamo, cerchiamo di usare dei motivi validi e sondate le sue reazioni: una persona interessata o innamorata non incasserà facilmente un rifiuto e cercherà di trovare subito una soluzione per vederci/sentirci il prima possibile.
Fuggire per insicurezza: scappare dalla propria debolezza
Passiamo adesso a una delle ragioni più sbagliate per fuggire, che si manifesta sia nel corteggiamento che nei rapporti di coppia assodati: l’insicurezza. Ci siamo ritrovate nella situazione di non essere sicure non dei nostri ma dei suoi sentimenti e abbiamo deciso di fare dei passi indietro? Sbagliato!
In questi casi la fuga è davvero deleteria: non affrontando il partner non riusciremo mai ad avere un rapporto di coppia sano e ci ritroveremo sempre in una posizione sfavorevole, che ci porterà anche a essere soggette a continui attacchi.
Fuggire per prendere le distanze: perché sì e perché no
Concludiamo con le fughe nei rapporti di coppia già stabili. Se lui ci ha deluse in qualche modo, ci ha tradite o ci ha riservato dei comportamenti che ci hanno fatte stare davvero molto male, prendere le distanze può effettivamente essere una decisione sensata.
Se invece siamo ancora nella fase del corteggiamento e lui sembra non aver interesse, non pensate che un vostro allontanamento cambierà la vostra sorte. Un uomo innamorato si riconosce subito e non ha bisogno di un allontanamento per capire che vi vuole nella vostra vita.
Se ritorni da lui non sarà mai una vera fuga
Concludiamo con un piccolo memento: fino a quando il nostro lui saprà di averci a portata di mano, noi non prenderemo mai davvero le distanze. I problemi di coppia si possono risolvere discutendo o optando per un periodo di separazione, ma mai dimostrandosi arrendevoli o pronte a ributtarci tra le sue braccia.
Se siamo davvero convinte che la fuga sia una soluzione perché stando senza di noi lui sentirà la nostra mancanza, allora non dobbiamo muovere un passo verso di lui, o qualsiasi minaccia di andare via perderà valore e lui potrà continuare a comportarsi come vuole.
Conclusioni
Abbiamo analizzato una serie di casi e adesso possiamo dirlo con certezza: in amore vince chi fugge solo se lo fa con una certa consapevolezza. Per quanto il vecchio detto sia d’uso comune, la verità è che ogni situazione è un mondo a parte, con le sue premesse e le sue evoluzioni.
Se vi siete ritrovate nei nostri casi, allora avete già le vostre risposte. Nei casi restanti ricordatevi una cosa: non si può fuggire per sempre. E forse è proprio questo quello che vi serve sapere!