La storia di Emma Maxwell, i medici la definivano melodrammatica, quei dolori erano solo nella sua testa: “Poi è arrivata la diagnosi”

Emma Maxwell ha voluto raccontare la sua storia al mondo e lanciare un appello a tutte le donne che vivono nelle sue stesse condizioni

La storia di Emma Maxwell è diventata virale sul web, tante donne hanno voluto mostrarle la propria vicinanza, raccontandole le loro storie. Incomprese e troppo spesso sottovalutate.

endometriosi Emma Maxwell

L’agonia di Emma Maxwell è iniziata quando aveva soltanto 13 anni. Sentiva dei dolori insopportabili ed era sempre stanca, ma per i dottori era lei ad esagerare e tutto quel malessere era solo nella sua testa. Erano solo dei normalissimi dolori da ciclo, ai quali non era abituata.

Oggi ha 24 anni ed è riuscita a far sentire la sua voce. Quei dolori l’accompagnano ancora, ma i dottori hanno dato un nome alla sua condizione: endometriosi. Questa ragazza vuole essere di supporto a tutte quelle donne che stanno vivendo la sua stessa situazione. Vuole dire loro di non arrendersi e di fare in modo che vengano ascoltate.

endometriosi Emma Maxwell

Sapete cos’è l’endometriosi? Si tratta di un’infiammazione cronica. le cellule endometriali che di solito si trovano nell’utero, crescono in altre parti del corpo. I dolori sono atroci. Ho dovuto abbandonare il mio lavoro di allenatrice di lacrosse a causa della mia condizione. Mi sono fatta visitare da dozzine di dottori, tutti mi definivano melodrammatica. Mi prescrivevano la pillola e poi me la cambiavano. Avrei risolto tutto in questo modo… dai 13 ai 15 anni riuscivo a sopportare, quei dolori atroci erano più concentrati solo nella settimana del ciclo. Ma dopo i 16 anni, tutto è peggiorato.

endometriosi Emma Maxwell

Emma ha poi raccontato di essersi sottoposta anche a due interventi. Il primo di ablazione nel 2019 e l’ultimo pochi mesi fa, durante il quale le è stato rimosso parte del tessuto che le comportava dolore.

La 24enne alterna giorni in cui è costretta a letto per il troppo dolore ad altri in cui è superattiva e riesce a fare qualsiasi cosa. Nonostante la sua condizione la limiti, riesce ad avere una vita normale. Ed è ciò che vuole dire a tutte quelle donne che soffrono come lei:

Dovrebbero sapere che non sono sole.