Piede di Venere, molte donne non sanno di averlo e si vergognano

Mai sentito parlare del piede di Venere? Moltissime donne hanno questa particolarità, ma non sanno che è la stessa della dea dell’amore, della fertilità e della bellezza! Disegnata anche in una famosa opera di Botticelli, “La Nascita di Venere”.

Prende anche il nome di piede greco: il secondo dito del piede è il più lungo.

Spesso viene considerato come un disagio, un difetto di cui vergognarsi. Quello che molte donne non sanno, è che questo piede è molto ammirato ed è addirittura chiamato il piede da modella. È associato alla dea della bellezza e serve proprio per dimostrare che nessuna donna è perfetta!

I primi studi sul piede di Venere

I primi studi sul piede di Venere, risalgono al ‘900. Venne chiamato Morton’s Toe, da un ortopedico statunitense. Secondo l’esperto, questo secondo dito più lungo, sarebbe un’eredità degli uomini primitivi, che rendeva loro più facile muoversi da un albero all’altro.

Il piede di Venere non deve essere quindi motivo di vergogna, ma ogni donna deve ricordare che è visto come il piede perfetto! Il piede della dea romana che rappresenta la bellezza e che come ogni donna, ha i suoi difetti.

Si, perché Venere oltre al dito del piede più lungo, ha le rughe, lo strabismo, le “fossette di Venere”, le linee oblique degli addominali, il collo lungo e anche i capelli di differente colore tra l’attaccatura e la lunghezza.

Ci sono diversi miti sulla nascita della Dea Venere. Secondo Esiodo è nata dalla schiuma del mare. Secondo Omero, è figlia di Giove e di Dione, ninfa degli oceani ed è nata da una conchiglia.

Le donne aspirano alla perfezione e questi piccoli difetti, sono motivo di sofferenza. Non dovrebbe essere così, non c’è niente di più gratificante dell’accettarsi per come si è. A tutte quelle che hanno il piede di Venere, non vergognatevi, perché avete il piede della dea della bellezza!