Sei catanese se…

6 cose che ti contraddistinguono se sei un catanese doc

 

Amiamo la nostra città in modo viscerale e, fosse per noi, non la lasceremmo per nessuna ragione al mondo. Siamo fieri di essere catanesi e, anche se ci lamentiamo spesso per tutto quello che non va, non facciamo nulla per cambiare le cose perché alla fine ci consideriamo molto fortunati e viviamo bene così: abbiamo un clima meraviglioso tutto l’anno, abbiamo sempre tante cose da fare e non ci annoiamo mai.

Ma quali sono le caratteristiche e le abitudini noi catanesi doc? Scopriamole insieme!

n.1 Non puoi fare a meno della tua città

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Il Teatro Massimo Bellini di Catania

Sei catanese se non puoi fare a meno della tua città. Problemi come il caos, la sporcizia e la delinquenza passano in secondo piano e proprio non riesci a vedere i mille difetti di questa città. Ami Catania così com’è, ai tuoi occhi resta la città più bella al mondo e non immagini un posto migliore in cui vivere. Puoi partire per mete incredibili, puoi fare le esperienze e i viaggi più belli, ma alla fine la malinconia prende sempre il sopravvento e non tu vedi l’ora di tornare. Sei fiero di ogni singola tradizione, usanza, simbolo e costume e non ti stanchi mai di esserne parte.

n.2 Per te la cucina light non esiste

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La pasta alla norma è uno dei piatti tipici della tradizione catanese

Sei catanese se per te la cucina light non esiste. Sai che per colazione non devi ordinare necessariamente un croissant, puoi chiedere un panzerotto alla crema, un iris al cioccolato, una raviola alla ricotta o una graffa. Sai che in estate non c’è niente di meglio di una granita e una brioche per iniziare bene la giornata e che in alternativa puoi sempre ordinare un bel bicchiere di latte di mandorla ghiacciato o un tè freddo servito con la granita di frutta.

Per lo spuntino di metà mattina o per un pranzo veloce ci vai giù pesante e opti spesso per un pezzo di tavola calda: pizzette, cartocciate, cipolline, arancini! Basta entrare in uno dei tanti bar o panifici del centro per assecondare i tuoi desideri (e far lievitare il tuo giro vita).

La sera hai mille opzioni a disposizione: ogni tanto frequenti i nuovi locali alla moda di vico Santa Filomena, un hamburger al FUD, un piatto della tradizione siciliana da Il Sale Art Café, una fetta di cheesecake da Blanc à Manger; se preferisci la pizza, sai bene che a Catania è praticamente impossibile trovare locali che non sono in grado di farla per bene; se ami lo street food, è tua abitudine fare una tappa da uno dei tanti paninari del lungomare o andare a mangiare la carne di cavallo in via Plebiscito.

Sai che per affrontare certi pranzi, cene e banchetti serve un’adeguata preparazione atletica ed è per questo che dopo certi pasti luculliani una fermata al chiosco di Piazza Umberto è d’obbligo. Ordini un mandarino al limone, un seltz limone e sale o un tamarindo con il bicarbonato e con appena un euro dai una mano alla tua digestione.

Dopo una serata in giro, anche se sono già le prime luci dell’alba, non torni a casa senza prima aver fatto colazione con un cornetto caldo da Aiello, al bar Castello, all’Etoile, da Scardaci o al laboratorio di via Napoli.

Hai (o hai avuto) una nonna che ti dice che sei sciupato anche se pesi 200 kg. Anche se sei a dieta non puoi non accettare la pasta al forno, la parmigiana, la caponata e la “guantera” di cannoli messi in tavola con tanto amore!

n.3 Sei fiero del tuo accento

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La pescheria di Catania

Sei catanese se sei fiero del tuo accento. Anche se vivi fuori da diversi anni, il tuo inconfondibile e marcatissimo accento siculo non ti abbandona mai. Se abiti al nord hai la presunzione di insegnare ai tuoi amici settentrionali alcune parole fondamentali in dialetto e il fatto che loro le imparino con entusiasmo è per te motivo di grande soddisfazione. Vuoi mettere il piacere di sentirsi dire “mbare” o “avaja” da un veneziano?

n.4 Esci ogni sera perché a Catania c’è sempre qualcosa da fare

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Un tramonto visto dal porticciolo di Ognina

Sei catanese se passi ogni sera fuori casa con la patetica scusa del “tanto torno presto”. Ti lamenti sempre del fatto che in città non ci sia mai nulla da fare, ma poi vai a raccontare in giro quanto Catania sia piena di locali, ristoranti e discoteche da frequentare la sera e ti vanti della vita mondana catanese. Non c’è una sera in cui rimani a casa e sei sempre fuori: frequenti tutto l’anno i locali del centro storico e d’estate non rinunci mai a una passeggiata ad Aci Castello e Aci Trezza.

n.5 Segui il tuo personale codice della strada

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La cattedrale di Catania

Sei catanese se hai il tuo personale codice stradale. A Catania non esiste un codice stradale universale, ognuno ha il suo. Con la scusa che i mezzi pubblici non funzionano, prendi la macchina o il motorino anche per fare due metri e se non trovi parcheggio non ti scoraggi: o paghi il posteggiatore abusivo, ormai considerato una figura pubblica ufficiale, o parcheggi in divieto di sosta o in doppia fila (dai lo so che lo hai fatto almeno una volta!). Al semaforo appena scatta il rosso cominci a suonare il clacson e il semaforo pedonale per te è un optional: anche quando è rosso, se non c’è nessun pedone che attraversa la strada, tu tiri dritto! Lo so è la prassi, lo fanno tutti!

Se hai il motorino, sei fermamente convinto che non ci sia niente di più bello che scorrazzare tra le strade della città con il vento in faccia. Almeno una volta nella vita non sei riuscito a resistere all’ebbrezza di un giro senza casco, per te sorpassare le macchine da destra è normale e ti è capitato più volte di portarti via una gran quantità di specchietti mentre eri impegnato a fare zig zag tra le macchine in coda!

n.6 Hai un legame profondo con l’Etna e con il mare

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L’Etna vista dalla Playa di Catania

Sei catanese se hai un legame profondo con l’Etna e con il mare. Sopporti la sabbia vulcanica dell’Etna, i divieti di circolazione in motorino emessi nei periodi di eruzione e la chiusura temporanea dell’aeroporto, non hai paura delle eruzioni e neanche di boati e scosse di terremoto tanto sai che lei, A Muntagna, non ha mai fatto del male a nessuno. Almeno una volta nella vita sei salito sull’Etna per sciare e godere di una vista mozzafiato, per raccogliere le castagne e fare un “arrusti e mancia”, per aspettare l’alba o per scappare dall’afa della città.

Sei catanese se vai al mare tutto l’anno e ti basta qualche raggio di sole per prendere telo e costume e correre in spiaggia. Frequenti la Playa, i lidi e e le calette della scogliera e le spiagge con i ciottoli di San Marco e Fiumefreddo e non ti stanchi mai di questo mare che, non a caso, è la prima cosa che ti manca quando stai lontana da casa anche solo per qualche giorno.