Si prende cura di un riccio per tutta la notte ma quando va dal veterinario scopre qualcosa di totalmente inaspettato

Una donna ha trovato per strada quello che per lei era un cucciolo di riccio. Lo ha preso, prendendosi cura di lui tutta la notte. Il giorno dopo il veterinario le ha svelato cosa fosse in realtà

Dall’Inghilterra ci arriva una storia che ha dell’inverosimile e che fa sorridere tutti coloro che la leggono, figuriamoci chi l’ha vissuta in prima persona. Una donna ha trovato per strada quello che sembrava un animaletto selvatico smarrito: ha deciso di prendersi cura di quello che pensava fosse un riccio per tutta la notte. La mattina dopo è andata subito in un centro specializzato per poter aiutare la creaturina. Qui, però, ha scoperto che non era affatto un riccio.

Prendersi cura di un "riccio"

La BBC racconta che questa donna si era imbattuta in strada in quello che pensava fosse un cucciolo di riccio ferito. Lo aveva prelevato dal marciapiede dove lo aveva visto, per portarlo a casa sua e prendersi cura di lui per tutta la notte.

Si era accorta che era tanto leggero e soffice e non così appuntito come si sarebbe aspettata. Lì per lì, però, presa dalla sua missione di crocerossina degli animali selvatici non ci ha fatto troppo caso. Così si è occupato di lui per tutta la notte.

La donna, il mattino seguente, si è alzata presto per portare il “riccio” a visitare nella clinica specializzata Lower Moss Wood Nature Reserve & Wildlife Hospital di Knutsford, nel Cheshire. Ha costruito per lui una scatola rivestita con giornali e messo del cibo per cani.

La direttrice della struttura sanitaria, Janet Kotze, ha raccontato che nessuno dell’ospedale riusciva a credere a quello che hanno visto. Quando hanno svelato alla donna cos’era in realtà quella “cosa” che aveva raccolto per strada, lei pensava a uno scherzo.

riccio selvatico

Prendersi cura di un riccio ma quando va dal veterinario fa una scoperta choc

Ebbene sì, non era un riccio ma un pon pon di lana. La donna era chiaramente allarmata e preoccupata, ma il personale sanitario, aprendo la scatola, ha subito capito che non si trattava di un animale selvatico.

Lì per lì hanno pensato a un’altra creatura morbida e soffice, ma toccandolo hanno subito capito che si trattava di un pon pon, di quelli che si usano sui cappelli o sui capi di abbigliamento. Nessuno, però, ha riso di lei o si è presa gioco della donna, perché il suo cuore era nel giusto.