Risvegli notturni dei bambini: più di un anno per dormire tutta la notte

A che età i bambini dormono tutta la notte? Potremmo portarci dietro i risvegli notturni anche fino dopo l'anno di età!

Risvegli notturni dei bambini, a che età i bambini dormono tutta la notte? E’ quello che si chiedono tutti i neo genitori alle prese con un neonato che proprio non ne vuole sapere di dormire almeno qualche ora di fila durante le ore notturne. Magari hanno scambiato il giorno con la notte. Oppure non sono dei gran dormiglioni. Mentre mamma e papà si farebbero molto volentieri un sonno  un po’ più lungo ogni notte…

a che età i bambini dormono tutta la notte

I risvegli notturni dei bambini mettono a dura prova ogni genitore. Anche al secondo o al terzo bambino. Perché tutti abbiamo bisogno di riposare bene la notte. E se il neonato si sveglia più volte e non ne vuole sapere di rimettersi a dormire, le cose potrebbero complicarsi. Anche perché pare non sia una questione legata solo ai primi mesi di vita.

Molti genitori sono convinti che il neonato cominci a dormire tutta la notte o il più possibile già a partire dai sei mesi. Ma talvolta questo non accade nemmeno quando viene raggiunto l’anno di vita. Questo non vuol dire che il bambino non cresce bene. Anzi. Dobbiamo sapere che ogni bambino è una storia a se. Anche per quello che riguarda il sonno.

Uno studio condotto da ricercatori canadesi e singaporiani della McGill University e del Singapore Institute for Clinical Sciences pubblicato sul numero di dicembre della rivista Pediatrics ci svela che i neonati potrebbero non dormire anche dopo l’anno di età. I ricercatori hanno preso come punto di riferimento 6-8 ore di sonno senza alcun risveglio, analizzando le abitudini di sonno di 388 bambini di sei mesi e 369 di un anno.

Risvegli notturni dei bambini

Secondo quanto riportato dai genitori, a 6 mesi il 38% dei bambini non dormiva per 6 ore consecutive di notte, il 57% per 8. A 12 mesi il 28% non dormiva ancora per 6 ore a notte e il 43% per 8.

Esaminando poi possibili disturbi cognitivi, linguistici e motori nei piccoli che si svegliavano spesso di notte, i ricercatori non hanno trovato alcun legame.