Che fine ha fatto Eduardo De Crescenzo? Scopriamo cosa fa oggi il cantante

Edoardo De Crescenzo, molto popolare negli anni ottanta grazie alle sue partecipazioni al Festival di Sanremo

Eduardo De Crescenzo è diventato molto popolare negli anni ottanta grazie alle sue partecipazioni al Festival di Sanremo. Ripercorriamo la sua carriera e scopriamo cosa fa adesso.

Eduardo De Crescenzo, gli inizi

Eduardo de Crescenzo

Eduardo De Crescenzo è nato a Napoli, l’8 febbraio del 1951. Inizia la sua carriera sul finire già degli anni sessanta, ma il suo vero e proprio esordio discografico, nonostante un paio di brani rilasciati, avverrà negli anni ottanta, quando inizia a collaborare con autori del calibro di Franco Migliacci e Claudio Mattone.

Ancora, portata a Sanremo nel 1981, sarà uno dei suoi più grandi successi, anche perché il brano, sarà la sigla di tutti i programmi targati Gigi Marzullo di tutti questi anni.

Nel corso degli anni 80, Eduardo partecipa più volte a Sanremo, Via con me, nel 1985, L’odore del mare, due anni dopo, Come mi vuoi, nel 1989. Non otterrà mai il così detto successo di massa, ma questi brani venderanno piuttosto bene.

E la musica va

Eduardo De Crescenzo

E la musica va, è il brano che De Crescenzo presenta a Sanremo nel 1991 e ottiene un buon successo anche all’estero. Due anni dopo, arriva il singolo Zingaro, a trainare Danza Danza.

Ma a questo punto Eduardo entrerà sempre meno in sala d’incisione, per dedicarsi all’attività live e ad impegni socialmente più rilevanti. Tornerà alla discografia, solamente nel 2002 per l’album La vita è un’altra, con i brano Fammi sognare e Naviganti, a far da singolo.

Gli ultimi anni

Eduardo De Crescenzo

In questi anni Eduardo si è ampiamente speso per diverse iniziative umanitarie, di impegno sociale e di volontariato. Raccolte a parte, che sono uscite copiose, il suo ultimo album risale al 2013, e si intitola Essence Jazz.

In questo album, De Crescenzo, ripropone appunto in chiave jazz i suoi successi con musicisti di assoluto valore, come ad esempio Enrico Rava. L’album contiene anche un inedito: Non tardare.