Che fine ha fatto Jo Chiarello? Scopriamo cosa fa oggi la cantante

Jo Chiarello ha avuto un buon successo negli anni ottanta lanciata da Franco Califano

Jo Chiarello, scoperta da Franco Califano, ha avuto un buon successo tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90. Ripercorriamo le tappe salienti della sua carriera e scopriamo cosa fa adesso.

Jo Chiarello, gli inizi

Maria Concetta Chiarello, in arte Jo Chiarello, è nata a Palermo, il 14 maggio del 1963. Il suo esordio nel mondo dello spettacolo non è come cantante ma come modella. Nel 1980, infatti vince Miss Teenager.

L’anno dopo, Jo, è già sul palco del Festival di Sanremo con Che brutto affare, scritta per lei da Franco Califano e Angelo Varano. Il brano fa scalpore, perché presenta una donna che non piange un amore perduto ma si scaglia senza peli sulla lingua contro il suo ex.

L’anno dopo con In bianco, Jo non è da meno a livello di tematica, e rifiuta con toni accesi la corte di uno spasimante troppo insistente. Il brano vende bene.

Io e il cielo

Jo Chiarello

In questi primi anni 80 Jo pubblica solo singoli, che non riscuotono il successo sperato. La cantante cambia casa discografica e stile musicale. Il successo torna nel 1987 con Ma che bella storia d’amore.

L’anno dopo è la volta di Come nasce un nuovo amore, brano con cui la Chiarello vince Un disco per l’estate. Nel 1989 con Io e il cielo, arriva seconda nella sezione giovani di Sanremo, che le permette anche l’uscita del suo primo album che porta lo stesso titolo.

Jo torna nel 1993 con l’album Prima le donne e i bambini, dai suoni più rock rispetto agli esordi. Piccola curiosità, tra i coristi di alcuni brani c’è anche Giorgia, che di li a poco avrebbe fatto il suo esordio a Sanremo con E poi.

Gli ultimi anni

Jo Chiarello

Prima le donne e i bambini è l’ultimo disco di inediti della cantante siciliana, la cui discografia si è arricchita nel 98 di un best of. Jo nel corso degli anni ha continuato a tenere qualche concerto ma si è per lo più dedicata alla famiglia.

Qualche anno fa è stata omaggiata da Renzo Rubino che ha reinterpretato il suo primo successo, Che brutto affare.