Terremoto in Italia, nuova scossa: scatta l’allerta
La terra continua a tremare in una zona già interessata da eventi sismici che vanno avanti da mesi
Non c’è pace per la popolazione, che ogni giorno deve fare i conti con nuovi eventi sismici, che destano allarme e preoccupazione. Un nuovo terremoto oggi, venerdì 31 maggio 2024, in Italia ha interessato una zona già martoriata da scosse anche molto forti. Un’area molto delicata e che è attenzionata dagli esperti e dalla Protezione Civile. La scossa è stata avvertita poco dopo mezzogiorno.
Un nuovo sciame sismico ha interessato nella giornata di oggi la zona dei Campi Flegrei. Un’altra frequenza di scosse di lieve e media intensità sono state registrate dai sismografi. Dopo la scossa di stamattina alle ore 9, a mezzogiorno la terra ha tremato di nuovo.
Come riferito dal Comune di Pozzuoli, che riporta i dati resi noti dall’Osservatorio Vesuviano, a partire dalle ore 9.19 del mattino di venerdì 31 maggio 2024 è in corso una sequenza di eventi sismici in Campania.
L’evento potrebbe essere stato accompagnato da un boato, che gli abitanti della zona interessata potrebbero aver avvertito prima di sentire la terra tremare sotto i piedi. Una situazione estenuante per tutti i residenti dell’area ad alta pericolosità sismica.
Un altro evento che non deve essere sottovalutato. Si tratta, infatti, dell’ennesimo sciame sismico che si innesca in questa zona della Campania. Qui gli occhi sono puntati anche al Vesuvio, uno dei vulcani più importanti, silente da moltissimo tempo.
Terremoto oggi 31 maggio ai Campi Flegrei: nuovo sciame sismico
Vista la situazione delicata, il Prefetto di Napoli Michele Di Bari ha annunciato che a giugno si terrà una grande esercitazione di evacuazione nella zona rossa dei Campi Flegrei. La decisione è stata presa dopo le forti scosse dello scorso 20 maggio.
Il Prefetto annuncia che insieme alla Protezione Civile e ai sindaci di Napoli, Pozzuoli e Bacoli si stanno organizzando. Lo scopo è creare questo grande test, forse già il 21 giugno o qualche giorno dopo. Bisogna potenziare le aree di attesa nei tre Comuni, tenere libere le vie di fuga e fare una prova con tutte le forze dell’ordine per arrivare preparati nel caso di un’emergenza.