I Rolling Stones a Cuba: tutto quello che c’è da sapere!

Il 25 marzo la band sarà a Cuba con un concerto gratuito che farà storia: ecco i dettagli

 

La notizia ha già fatto il giro del mondo: il prossimo 25 marzo i Rolling Stones suoneranno all’Havana di Cuba.
La band, che attualmente è impegnata nell’Olè Tour che ha toccato le capitali dei paesi dell’America latina, ha ottenuto la possibilità di entrare nel paese più ostico del sud America che, dopo la rivoluciòn, aveva vietato ai giovani di ascoltare musica rock, considerato uno strumento del capitalismo occidentale.

Olè Tour 2016

Olè Tour 2016

Questa settimana pre-pasquale sarà molto importante per l’Isola di Cuba: oltre al concerto più importante della loro storia, 3 giorni prima Raùl Castro ha ricevuto il presidente Barack Obama, altra visita storica, in nome di una nuova alleanza.

Obama e Raùl Castro

Obama e Raùl Castro

Ma ecco tutto ciò che dovete sapere sul concerto dei Rolling Stones a Cuba:

1. Il concerto che si terrà il 25 marzo presso il Ciudad Deportiva dell’Havana sarà GRATUITO
2. Il concerto è il maggior evento di rilievo dopo la rivoluzone del 1959.
3. Il concerto del 25 marzo a Cuba è stato denominato Concierto de la Amistad, ovvero Concerto dell’Amicizia.
4. L’evento verrà filmato per la produzione di un documentario sull’esperienza della band in America Latina.
5. Il Concerto dell’Amicizia dell’Havana è a capo di un’iniziativa che intende raccogliere strumenti musicali che verranno donati ai musicisti cubani anche attraverso varia associazioni quali: Fundación Gibson, Vic Firth, RS Berkeley, Pearl, Zildjian, Gretsch, Latin Percussion, Roland e la Fundación Cultural de los Latin Grammy.
6. I Rolling Stones, riferendosi al concerto di Cuba, hanno affermato: “Abbiamo suonato in posti molto speciali, ma questo spettacolo nell’Havana sarà una pietra miliare per noi e speriamo che lo sia anche per i nostri amici di Cuba”.

The Rolling Stones in Chile

The Rolling Stones in Chile

Di certo il concerto del 25 marzo rimarrà nella storia di Cuba come il simbolo di un’apertura del regime al mondo occidentale, di un cambio di rotta verso una politica più liberale e filo-occidentale, che possa permettere ai suoi abitanti di essere anche loro dei cittadini del mondo.