Achille Lauro vestito da sposa: “Dio benedica chi se ne frega”

Achille Lauro, vestito da sposa, porta un nuovo tipo di esibizione al festival di Sanremo

Achille Lauro, come sicuramente i più appassionati del Festival di Sanremo sapranno, è un artista eccentrico e innovativo. In questa edizione del festival sta portando avanti un tipo di esibizione non solo musicale, ma anche visiva. Le sue performance sono state ribattezzate da lui stesso come ‘quadri’, proprio a sottolineare l’accostamento della musica alle immagini. Nella quarta serata del festival, abbiamo assistito al quarto quadro ideato da Achille.

Achille Lauro vestito da sposa

Achille Lauro: “Sono il punk rock, la cultura giovanile”

“Sono il punk rock, la cultura giovanile, San Francesco che si spoglia dei beni, Giovanna D’Arco che va al rogo, Prometeo che ruba il fuoco degli dei, l’estetica del rifiuto dell’appartenenza all’ideologia. Dio benedica chi se ne frega”. Questo il prologo che lo stesso Lauro fa prima della sua esibizione. L’artista è salito sul palco indossando uno splendido abito da sposa. Seta, piume bianche e la bandiera italiana stretta nella mano, così si esibisce Achille Lauro, rimanendo a metà tra la marcia nuziale e l’inno di Mameli.

Infine, Achille bacia sulla bocca il suo producer nonché musicista Boss Doms, in una splendida citazione alla performance portata a Sanremo lo scorso anno. Poi l’esibizione continua con i grandi classici ‘Me ne frego’ e ‘Rolls Royce’. In questo frangente anche Fiorello, vestito di un mantello nero e una corona di spine, viene coinvolto. Finita la performance, Fiorello resta immobile al centro del palco e dice: “Non posso parlare, sono ligio al mio ruolo, sono un olio, un quadro di Achille Lauro”.

Achille Lauro vestito da sposa

Ovviamente il presentatore sta mettendo in scena una gag e viene portato fuori dal palco come fosse una statua. La serate precedenti non sono state da meno quanto ad esibizionismo, nelle esibizioni di Lauro. Nella terza serata il cantante si era cimentato in una performance insieme a Emma Marrone e Monica Guerritore, in collaborazione. Achille era truccato per assomigliare ad una statua greca, e vestito di una tunica dorata. Tocco di classe: il cantante si è circondato di colonne in stile greco, per completare l’impianto scenico.

Achille Lauro vestito da sposa

In questo modo, Lauro aveva voluto rappresentare: “il pop: sono presente, passato, tutti, nessuno, l’universale condannato a una lettura disattenta e superficiale, divento banale, mi riducono a un’idea, ma ero molto di più. Il pregiudizio è benedizione, il giudizio è condanna, Dio benedica gli incompresi”. Insomma, le esibizioni di Lauro non sono solo musica ma concetto. Sembra quasi teatro sperimentale e detto francamente non sarebbe male portare questa voglia di innovazione all’Eurovisione.