Alex Belli e Delia Duran, che lite in treno: lei fa volare la fede

Chi pensava che con l’uscita di Alex Belli dalla casa del Grande Fratello Vip la vicenda del trio amoroso con Delia e Soleil si placasse, bè si sbagliava di grosso. Alex e Delia usciti insieme dalla casa di Cinecittà lunedì scorso a causa della squalifica dell’attore che è andato incontro alla moglie non rispettando le norme anticovid, sono ancora nell’occhio del ciclone.

L’ultimo episodio è di due giorni fa quando i due sono stati visti litigare pesantemente a bordo di un treno dell’alta velocità che da Bologna li stava portando a Milano. Le immagini esclusive sono del settimanale Novella 2000 che parla di una violenta lite scattata a bordo del treno. La Duran, secondo le fonti del settimanale, avrebbe pronunciato parole dure riferendosi a quanto avvenuto all’interno della Casa tra il “marito” e Soleil: “Non me ne frega un c**zo, tre mesi di questa str**zata” – le sue presunte parole.

Lite treno Alex Belli Delia Duran
Fonte: Novella 2000

La modella avrebbe anche fatto un gesto plateale che non lascia spazio alle interpretazioni. Delia si sarebbe tolta l’anello nuziale dal dito e l’avrebbe lanciato verso l’attore, sbattendolo poi sul tavolino del treno. La discussione sarebbe andata avanti per un po’ sottovoce approfittando anche del fatto che nel vagone ci fosse poca gente.

Insomma all’interno della coppia sembra esserci ancora molta tensione. Delia lunedì scorso era entrata nella casa per comunicare al marito l’intenzione di lasciarlo ma lui è uscito con lei per cercare di riappacificarsi. Ma a vedere queste immagini le cose non stanno andando proprio così.

I gieffini commentano l’uscita di Alex dalla casa

Nella casa intanto anche gli altri gieffini hanno commentato l’uscita di Alex. Katia Ricciarelli si è espressa a riguardo, confessando di aver “tirato un sospiro di sollievo” dopo l’uscita dell’attore dalla casa, definendo la sua presenza come negativa. Aldo Montano, d’accordo con la soprano, ha comunque ribadito che secondo lui non sarà “mica finita qua”.