Alfonso Signorini, la dolorosa confessione: “Mi è crollato il mondo addosso”

Alfonso Signorini ritrova un oggetto nella sua stanza che fa riaffiorare ricordi malinconici

Alfonso Signorini è finalmente rientrato in redazione. Il GF Vip è finito e anche per il direttore di Chi è il momento di tornare alla quotidianità. Rientrare in redazione significa anche tornare a maneggiare gli strumenti tipici delle sue mansioni e riprendere il ritmo frenetico che la direzione di un giornale richiede. Alcuni oggetti però, hanno un significato più simbolico che materiale.

Alfonso Signorini: ricordi malinconici

Ci sono delle cose, nella stanza di Signorini, che fanno riaffiorare bellissimi e commoventi ricordi. A raccontarci tutto ciò è lo stesso Alfonso, proprio nelle pagine di Chi. Con le sue parole, Signorini tocca il vivo della difficile situazione che tutti noi Italiani stiamo vivendo. Il virus ci costringe ancora una volta in casa e Signorini cattura la situazione con poche e dirette parole: “Viali e piazzette deserte, il parcheggio con qualche macchina qua e la.

Essermi lasciato alle spalle una situazione di quotidiana operosità ed essermi ritrovato nel silenzio di oggi è stato impressionante”. Ed ecco che un oggetto attira l’attenzione del poliedrico Alfonso. Da lì, un susseguirsi di emozioni e ricordi che Signorini non può fare a meno di trascrivere, emozionando tutti i suoi lettori. Nella stanza c’è una pianta, che all’occhio di un estraneo può sembrare un semplice pezzo di arredamento, ma allo sguardo del direttore di Chi nasconde intense emozioni. Si tratta di un regalo della madre di Alfonso, che si trova nello stesso punto da quando la donna, purtroppo, è venuta a mancare.

Alfonso Signorini: ricordi malinconici

Commosso, Alfonso scrive: “Lei ogni 16 ottobre si ricordava del giorno in cui ero stato nominato direttore di Chi, mandandomi fiori al giornale”. Poi, aggiunge: “L’ultimo anno, non so perché, mi è arrivata in redazione una pianta. Ricordo che quando l’ho chiamata per ringraziarla le ho chiesto: ‘Mamma, come mai quest’anno mi hai regalato una pianta?’. ‘Così… perché dura di più’, quasi sapesse che quello sarebbe stato il suo ultimo regalo. Ho sempre avuto cura di quella pianta, anno dopo anno. Quando ero affaticato al lavoro, mi bastava alzare lo sguardo verso quel vaso per ritrovare una nuova energia”. Come ogni essere vivente, però, anche le piante sottostanno al ciclo della vita.

Alfonso Signorini: ricordi malinconici

Quel meraviglioso dono, bisognoso di cure e attenzioni, purtroppo, è venuta meno. Signorini ne è profondamente addolorato: “Era lì dopo più di un anno davanti a me. Morta, rinsecchita e piegata su se stessa. Non mi perdonerò mai di non averla portata via con me in seguito alla chiusura forzata del lockdown. Era uno degli ultimi legami con mia mamma. Un legame spezzato da un mostro che non ci dà tregua”. Una perdita che da quasi di abbandono e di cui Alfonso Signorini non può fare a meno di incolparsi: “Mi è crollato il mondo addosso”