Ares Gate, gettate alcune ombre su Rosalinda Cannavò “Era seguace di un santone”

Come in tutte le cose, la medaglia presenta due facce: sull'Ares Gate emergono nuovi dettagli e spuntano ombre su Rosalinda Cannavò

Sono passati diversi mesi dall’Ares Gate, ma la storia sembra non terminare qui. Dopo le frasi al Grande Fratello VIP anche su Rosalinda Cannavò iniziano a emergere le prime ombre, a parlare è una persona che ha preferito rimanere anonima.

Nel salotto di Massimo Giletti a Non è l’Arena è emersa l’altra faccia della medaglia. Se nella casa del Grande Fratello VIP le ombre sulla morte di Teodosio Losito erano state gettate su Alberto Tarallo, al tempo compagno e fondatore dell’Ares produzione, ora la situazione potrebbe essersi ribaltata.

Rosalinda Cannavò

Il testimone che ha preferito rimanere anonimo ha spiegato che Teodosio Losito ha avuto sempre un occhio di riguardo per l’attrice siciliana, la riempiva di regali e l’ha sempre trattata come una figlia. Ha poi raccontato il periodo in cui l’Ares le ha pagato un viaggio studio:

AresGate

L’hanno mandata a Dublino due anni consecutivi a studiare la lingua ma lei ha imparato meno di zero. Si lamentava perché a Messina le avevano rifatto male il seno e Teodosio l’ha portata a farlo nuovamente a Roma. Lei diceva “voi vi muovete con l’autista e io come mi muovo?” e Teo le ha comprato una macchina. Aveva momenti di nostalgia dei genitori anche se pare avesse un rapporto molto brutto con loro. Teodosio quindi le diceva cosa potesse fare per rallegrarla e lei diceva ‘non so mi piacerebbero delle scarpe, vestiti e una borsa’. Lui la portava a Parigi e si rifaceva il guardaroba completamente. Questa ragazza è stata praticamente curata e tenuta nella bambagia da questi miei due amici, che sono stati i padri putativi.

Emergono poi anche le ombre sul periodo in cui l’agenzia ha chiuso e la ragazza è entrata nello sconforto: “Le governanti facevano a gara per farla mangiare. Lei a me non ha mai convinto, aveva alti e bassi, una volta aveva delle espressioni diaboliche, altre volte angeliche, altre stava muta. Voleva studiare teologia e poi riempiva Instagram di foto abbastanza sexy, un controsenso assoluto. Chiusa la Ares per fallimento, si è vista mancare il terreno sotto i piedi, pensando che non avrebbe più avuto le fiction. Le mancava il suo punto di riferimento. Scioccamente se l’è presa con una persona totalmente estranea e innocente che anzi aveva contribuito al 90% del suo mantenimento.

La foto di Rosalinda Cannavò

Rosalinda

Il discorso religioso ha poi aperto un altro caso: Massimo Giletti ha tirato fuori una foto dell’attrice siciliana insieme alla parlamentare Patrizia Marrocco e Christian Del Vecchio, il testimone continua:

Ha accusato Tarallo di essere Lucifero, e poi casualmente appare una fotografia che ritrae Rosalinda insieme a una parlamentare e a un santone, tale Christian, su cui ci sono molte ombre e poche luci.

Probabilmente perché lei ha accusato Alberto di quello che faceva lei. Se uno dice che qualcuno è Satana significa tanto bene non sta. Addirittura i sabba, i riti satanici, io in quella casa non ho mai visto niente del genere, ma solo persone più che normali, più che colte, comprese le cerchie di amici. Invece è lei che andava cercando i miracoli e le benedizioni strane. Lei a un certo punto ha avuto il bisogno di far parte di una – chiamiamola – setta. Chiamiamola “seguace di un santone”, diciamo quello che volete, ma era una cosa che ha del soprannaturale e non ha niente a che vedere con il mondo della razionalità cui appartenevano Alberto Tarallo e Teo Losito.