Live – Non è la D’Urso, Barbara D’Urso a Giorgia Meloni: “Non ostacolate la legge contro l’omofobia”

Copo di scena durante la puntata di Live - Non è la D'Urso. Barbara D'Urso chiede a gran voce alla Meloni un aiuto per la legge contro l'omofobia

Live – Non è la D’Urso non è solo un programma volto ad argomenti dello spettacolo. Negli anni non sono mancate le ospitate di politici molto famosi. Questa è la volta di Giorgia Meloni alla quale Barbara D’Urso ha fatto una richiesta speciale.

Barbara D'Urso

Barbara D’Urso, durante la chiusura dell’intervista sottoposta alla leader di Fratelli d’Italia ha espresso un pensiero molto personale. Si tratta del delicato tema sull’approvazione della legge contro l’omofobia.

Da sempre, il pensiero della Meloni non combacia con quello della conduttrice. È per questo che in un momento storico così delicato, la conduttrice partenopea sa dove colpire. Con le mani in segno di preghiera ha chiesto:

Una preghiera mia personale. Sai che ci conosciamo da moltissimi anni io e te. Non voglio una risposta ma devo farti una preghiera. Ti prego non ostacolate al Senato la legge contro l’omofobia. Ti prego. So che la pensi diversamente. È una cosa per cui io lotto da quindici anni. Ho buttato questa palla a te, sapendo che sei una persona intelligente e quindi sai di cosa sto parlando.

Barbara D'Urso

La reazione della Meloni, prevedibilmente, non è quella che la D’Urso si aspettava. Su questo tema è difficile far cambiare idea alla politica, che tiene ancora il punto.

Non è un tema che puoi aprire in chiusura quando non ho tempo per rispondere. Combattiamo tutti l’omofobia, cosa diversa è fare una legge che diventa un modo per impedire che le persone pensino o dicano che l’utero in affitto non è una pratica di civiltà o per dire ai ragazzini delle elementari, ai quali giustamente non è mai stata portata l’educazione sessuale, che oggi si debba spiegare cos’è un omosessuale.

La giornalista ha poi aggiunto:

Io penso che a queste cose a quell’età, quando i bambini non hanno gli elementi per metabolizzare, ci debbano pensare le famiglie e non lo Stato. È un tema molto diverso dal tema dell’omofobia. L’omofobia la combattiamo tutti.