Candidature Oscar 2019, l’Italia corre con Dogman

Tra le candidature agli Oscar 2019 l'Italia si presenta con il film Dogman.

Candidature Oscar 2019, quale film italiano concorrerà per la nomination a miglior film straniero? Dopo il clamore suscitato dall’inserimento del film dedicato alla triste vicenda di Stefano Cucchi tra i titoli italiani candidati per l’Italia agli Oscar 2019, è stata presa una decisione. La commissione istituita da Anica a giugno per selezionare il film italiano da candidare agli Oscar 2019 ha scelto Dogman di Matteo Garrone, molto apprezzato a Cannes e detentore di molti premi!

Candidature Oscar 2019, Dogman

Il 22 gennaio 2019 verrà dato l’annuncio delle nomination ufficiali degli Oscar 2019, la cui cerimonia di consegna si terrà a Los Angeles domenica 24 febbraio 2019. Per l’Italia concorrerà Dogman di Matteo Garrone, come scelto dalla commissione composta da Nicola Borrelli, Marta Donzelli, Gian Luca Farinelli, Antonio Medici, Silvio Soldini, Maria Carolina Terzi, Maria Sole Tognazzi, Stefania Ulivi, Enrico Vanzina.

La commissione di selezione per il film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’Anica lo scorso giugno, su incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola Borrelli, Marta Donzelli, Gian Luca Farinelli, Antonio Medici, Silvio Soldini, Maria Carolina Terzi, Maria Sole Tognazzi, Stefania Ulivi, Enrico Vanzina- ha designato il film Dogman di Matteo Garrone a rappresentare il cinema italiano alla selezione del Premio Oscar per il miglior film in lingua straniera alla 91/a edizione degli Academy Awards“.

Critica e pubblico hanno molto amato questo film che racconta la storia di Marcello interpretato da Marcello Fonte e che si ispira a un fatto di cronaca di 30 anni fa (il canaro della Magliana). Il film è stato girato vicino a Castelvolturno e l’idea, in realtà, è antecedente al suo grande successo, Gomorra.

“Ringrazio la commissione per aver scelto Dogman, regalandoci questa grande opportunità di cui siamo fieri e orgogliosi”, ha commentato il regista. “Il merito è anche dell’umanità di Marcello Fonte, della prova di Edoardo Pesce, e della passione che tutti abbiamo messo in questo progetto. Sappiamo bene che la ‘designazione’ non è che il primo passo, e che la strada è lunga. Ma siamo felici di iniziare questo nuovo viaggio”.