Che fine ha fatto Livia Turco? Scopriamo cosa fa oggi l’ex Ministro
Livia Turco, una delle protagoniste della storia politica recente italiana
Livia Turco è uno dei personaggi politici che hanno segnato la storia recente del nostro paese. Un baluardo della sinistra italiana. Ripercorriamo la sua carriera e scopriamo quali sono le ultime notizie che la riguardano.
Livia Turco, gli inizi
Livia Turco è nata a Cuneo, il 13 febbraio del 1955. Inizia la sua attività politica a Torino, nel Partito Comunista Italiano, con il quale poi verrà eletta deputata per la prima volta nel 1987.
All’interno del Partito, Livia diventa prima dirigente della Federazione Giovanile, poi consigliere comunale e regionale e infine responsabile delle donne della Federazione a livello locale.
Livia poi negli anni ha aderito al Partito Democratico della Sinistra e poi ai Democratici di Sinistra, riuscendo a essere eletta alla Camera dei Deputati dal 1992 al 2006.
Inoltre del 1996 al 1998 è stata Ministro per la solidarietà sociale nel governi guidati prima da Romano Prodi e poi da Massimo D’Alema.
Gli anni 2000
Gli anni 2000 si aprono per la Turco con una sconfitta come presidente della Regione Piemonte, ad opera del presidente uscente Enzo Ghigo, candidato della Casa delle Libertà.
Nel 2006 Livia è ancora parlamentare, viene infatti eletta al Senato per il Piemonte. Dal 2006 al 2008 ha occupato l’incarico di Ministro della Salute nel secondo governo diretto da Romano Prodi.
Ritorna alla Camera dopo le elezioni politiche del 2008, guidando all’interno del partito, la corrente A Sinistra, di ispirazione socialdemocratica.
Livia è poi nominata Presidente del Forum Immigrazione del Partito Democratico dal 2009 dall’allora neo Segretario, Pier Luigi Bersani.
Gli ultimi anni
Dopo la decisione di non ricandidarsi alle elezioni politiche del 2013, non avendo ancora raggiunto l’età pensionabile, Livia diviene funzionario del Partito Democratico.
Una decisione che all’epoca scatenò non poche polemiche all’interno del Partito stesso. La Turco, nel 2017 ha ricevuto l’onorificenza di Dama di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri.