Che fine ha fatto Gianfranco Fini? Scopriamo cosa fa adesso l’ex Presidente della Camera

Gianfranco Fini è stato un protagonista della storia recente della vita politica del nostro paese

Gianfranco Fini ha segnato una buona parte della storia politica recente del nostro paese. Ripercorriamo le tappe salienti del suo percorso politico, e scopriamo quali sono i suoi ultimi progetti.

Gianfranco Fini, gli inizi

Gianfranco Fini è nato a Bologna, il 3 gennaio del 1952. Inizia la sua carriera politica nel 1969 iscrivendosi alla Giovane Italia, associazione studentesca legata al Movimento Sociale Italiano. Nel 1973 diviene dirigente provinciale del Fronte della Gioventù.

Quattro anni dopo, Segretario Nazionale. Lo sarà fino al 1988. Nel 1983 viene eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati. Nel 1987 diviene segretario dell’MSI. Ci resta tranne una breve parentesi fino al 1995, l’anno di fondazione di Alleanza Nazionale.

Il Popolo delle Libertà

Gianfranco Fini

Gianfranco Fini diviene subito presidente di Alleanza Nazionale. Lo sarà dal 1995 fino al 2008, quando insieme a Silvio Berlusconi diede vita al Popolo delle Libertà. Una coalizione di centro destra che in un governo di larghe intese includeva di fatto anche la Lega di Umberto Bossi.

Nei governi Berlusconi II e III, Fini ricopre l’incarico di Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e di Ministro degli Affari Esteri. Nel 2011 Fini abbandona il Popolo delle Libertà, per fondare il partito Futuro e Libertà.

L’insuccesso alle elezioni del 2013, lo esclude però dal parlamento, dove fino ad allora aveva rivestito il ruolo di Presidente della Camera. A questo punto a Gianfranco non resta che rassegnare le dimissioni.

Gli ultimi anni

Gianfranco Fini

Pochi mesi dopo le dimissioni da Futuro e Libertà, Gianfranco pubblica il libro Il ventennio. Io, Berlusconi e la destra tradita, che è ad oggi il suo ultimo libro. Gianfranco Fini ha dato alle stampe nel corso degli anni, altre cinque opere.

Successivamente crea l’Associazione Culturale Libera Destra, mentre sul finire del 2015 si avvicina al nuovo movimento di Gianni Alemanno “Azione Nazionale”. Nel 2016 è presidente del comitato per il NO al referendum, contro la riforma costituzionale Renzi-Boschi.