Chi è Gianluca Mobilia? Conosciamo meglio il compagno di Cecilia Capriotti

Gianluca Mobilia e Cecilia Capriotti stanno insieme da sei anni e hanno una figlia

Gianluca Mobilia e Cecilia Capriotti, fanno coppia fissa da sei anni. I due hanno anche una splendida bambina Maria Isabelle, nata nell’ottobre di quattro anni fa, nel 2016.

Se di Cecilia visto la sua storia televisiva si sa tutto o quasi, meno si conosce della vita del suo compagno. Conosciamo dunque meglio Gianluca.

Gianluca Mobilia, chi è

Gianluca Mobilia è un imprenditore siciliano che ha fatto i suoi studi all’Università Cattolica del Sacro Cuore ed è attualmente il Presidente dell’agenzia di comunicazione e marketing My Events di Milano.

Prima di conoscere Cecilia, nell’estate del 2014, durante una vacanza in cui lei era in compagnia di sua madre, si dice abbia avuto diversi flirt famosi: Manuela Arcuri, Serena Autieri, Eleonora Abbagnato.

Cecilia, Gianluca e il truffatore

Gianluca Mobilia

Lo scorso anno Cecilia ha confessato in un’intervista rilasciata a Spy, di aver passato un periodo particolare col compagno a causa di un truffatore che aveva contattato la showgirl perché aveva bisogno di soldi per la figlia.

L’uomo si era spacciato per il proprietario di un hotel di lusso ma che al momento aveva il conto corrente bloccato e necessitava di un prestito. La Capriotti gli aveva donato diecimila euro per far fronte a questa emergenza.

L’uomo non contento, arrivava a chiamarla anche venti volte al giorno, queste le parole di Cecilia: “Non so come sia potuto accadere, ma da uno scambio di mail gentile e discreto, mi sono ritrovata a passare ore con quest’uomo al telefono, a rispondere anche a venti o trenta chiamate al giorno nascondendomi in bagno per non far credere a Gianluca che avessi un amante”.

Gianluca, l’imprenditore

Gianluca Mobilia

Gianluca essendo un importante imprenditore ha rilasciato recentemente una dichiarazione su come ha riorganizzato la sua azienda per affrontare questo periodo difficile che stiamo vivendo.

Abbiamo tanti clienti in Cina, dove il coronavirus è arrivato prima, da loro abbiamo capito la gravità del problema e già dal 24 febbraio eravamo in smart working lavorando da casa. Speriamo che in futuro le aziende abbiano dei budget per riposizionarsi, oggi tutto è irreale”.