Chi era Corrado Pani? Cosa sappiamo dell’ex compagno di Mina
Mina e Corrado Pani, una storia d'amore che fece gridare allo scandalo, l'Italia perbenista degli anni sessanta, in quanto l'attore era già sposato
Mina e Corrado Pani, una storia d’amore che fece gridare allo scandalo, l’Italia perbenista degli anni sessanta, in quanto l’attore era già sposato all’epoca con Renata Monteduro.
Dall’unione di Pani e la Tigre di Cremona nacque “il paciughino” Massimiliano Pani, negli anni diventato un noto produttore discografico. Conosciamo meglio Corrado, che è venuto a mancare 15 anni fa.
Corrado Pani, gli inizi
Corrado Pani è nato a Roma, il 4 marzo del 1936, ma le sue origini sono sarde. Il suo esordio artistico è radiofonico, nel 1949 a Radio Vaticana. Nel 1951 entra a far parte della Compagnia di Prosa della Rai di Roma, e lavora a diversi radiodrammi e commedie.
Inizia in quegli anni anche la carriera di doppiatore, partecipando a diverse pellicole di successo dell’epoca, come Kim, Il Seme della Violenza, Il Gigante e tanti altri.
Il cinema
Corrado, fa il suo esordio cinematografico nel 1953, nel film Il Viale della Speranza. Nella sua carriera ha lavorato per registi del calibro di Luchino Visconti, Valerio Zurlini, Nanni Loy e Mauro Bolognini.
Molti dei suoi personaggi sono caratteristi, quindi difficilmente lo si trova nei panni del protagonista. La sua ultima interpretazione risale al 2002, nel film Pinocchio di Roberto Benigni.
Il Teatro
Sul palcoscenico esordisce nel 1955 in Tè e simpatia di Maxwell Anderson diretto da Luigi Squarzina, dove costruisce il cliché del personaggio del giovanotto biondo, bello e di dubbia moralità, che lo accompagnerà per diverso tempo.
Verso la fine degli anni cinquanta, andrà in scena per il grande Luchino Visconti, poi negli anni sessanta, verrà diretto da un altro gigante come Luca Ronconi, e dall’immenso Giorgio Strehler. Nel 1960 vinse la Maschera D’argento.
Negli anni settanta fu protagonista di alcuni spettacoli sotto la direzione di Aldo Trionfo, mentre negli anni 80 e 90 tornò a recitare con Ronconi e Maurizio Scaparro. L’ultima sua apparizione, nel 2004, fu nella pièce Visiting Mr Green di Jeff Baron, recitata sino a pochi giorni prima della morte.
La Televisione
In televisione esordì nel 1954, partecipando al primo sceneggiato italiano, Il dottor Antonio diretto da Alberto Casella, ma la grande popolarità arrivò negli anni sessanta e settanta con le numerose riduzioni di classici della letteratura, con Anton Giulio Majano, Daniele D’Anza e soprattutto con Sandro Bolchi.
Le sue interpretazioni più celebri sono nel 1963, con la trasposizione del romanzo di Riccardo Bacchelli Il mulino del Po, per il quale ricevette un premio come attore televisivo dell’anno. Molto popolare anche la sua interpretazione televisiva di Bel Ami.
L’ultima sua apparizione in una serie tv, nel 2002 in Un caso di coscienza diretta da Luigi Perelli. Nel 1989 il suo unico varietà televisivo, Finalmente venerdì!, accanto a Johnny Dorelli, Gloria Guida e Heather Parisi.