Chiara Ferragni, nuovi guai per l’imprenditrice digitale: quello che sta succedendo nelle ultime ore è serio 

Chiara Ferragni finisce nuovamente investita dal ciclone mediatico

L’Antitrust ha aperto un’indagine sulle uova di Pasqua di Dolci Preziosi brandizzate da Chiara Ferragni. Solo da maggiori accertamenti sarà possibile stabilire se la nota fashion blogger cremonesi abbia commesso i fatti imputati, ma le ipotesi sono gravi, di una pratica commerciale scorretta, analoga al caso del pandoro Balocco, pronta, però, a presentare ricorso.

Chiara Ferragni, l’Antitrust indaga ora sulle uova di Pasqua brandizzate per Dolci Preziosi

Selfie Chiara Ferragni

A nome dell’ente, il presidente dell’associazione, Roberto Rustichelli, ha dichiarato di aver ricevuto tre segnalazioni circa le criticità. Nel mese di gennaio hanno dato corso a un’istruttoria con delle ispezioni condotte dalla Guardia di Finanza.

Il capo d’imputazione consterebbe nella falsa informazione ai consumatori. L’Antitrust è impegnata ad analizzare tutti i documenti acquisiti e il termine previsto per la chiusura del procedimento è il 14 giugno. Entro quella data tirerà le conclusioni circa la commissione o meno di determinate infrazioni.

Rustichelli ha sottolineato come l’indagine intenda determinare se ai consumatori siano state spacciate delle false verità. Il problema si configurerebbe se dietro una finta opera di solidarietà vi sarebbe stata una sponsorizzazione commerciale.

Ferragni Chiara

L’Antitrust ha, invece, archiviato l’istruttoria sulle uova firmate Fedez, protagonista dell’intervista concessa a Francesca Fagnani nell’ultima puntataa di Belve su Ria Due. In tal caso, sia l’azienda dolciaria Walcor sia lo stesso artista avevano adottato una politica trasparente spiegando che parte del ricavato delle vendite sarebbe stata devoluta in beneficenza. Poiché la donazione è stata realmente effettuata, l’associazione ha provveduto ad archiviare la questione, mentre su Chiara Ferragni permangono dei grossi punti interrogativi.

Selfie Chiara Ferragni

Intanto, chi mette nel mirino Chiara Ferragni è il Codacons, secondo cui le uova di Pasqua avrebbero fruttato all’influencer 1,2 milioni di euro in due anni, a fronte di una donazione di appena 36.000 euro. Di conseguenza, i portavoce minacciano un’azione collettiva di risarcimento, qualora le verifiche acclarassero degli illeciti.