Fedez accusato di sfruttare suo figlio: la replica del rapper

Fedez riceve il sesto tapiro per il presunto sfruttamento di suo figlio

Senza alcuna ombra di dubbio Fedez è uno dei personaggi famosi più amati e chiacchierati nel mondo del web. Di recente il rapper milanese è stato accusato di sfruttare suo figlio Leone il quale è stato allontanato dai suoi disegni per posare sorridente in una foto. Tuttavia, la replica del marito di Chiara Ferragni non ha tardato ad arrivare. Scopriamo insieme cosa è succeso nel dettaglio.

Fedez foto

Di recente Fedez è tornato ad occupare il centro delle news. Queste volta il rapper milanese è finito nel mirino delle polemiche a causa del presunto sfruttamento di suo figlio Leone. Alla luce di questo, Striscia La Notizia ha deciso di consegnarli un altro tapiro d’oro.

Qualche giorno fa Chiara Ferragni ha pubblicato un video sulle sue Instagram Stories in cui mostrava la sua famiglia mentre festaggiava il 33esimo compleanno di suo marito. Tuttavia un dettaglio non è passato in osservato ai fan. Si tratta della voce della tata di Leone e Vittoria rivolgersi al primogenito:

Ci metti un minuto Leo. Fai un sorriso e poi hai finito e puoi continuare a disegnare.

Inutile dire che il filmato in questione ha sollevato numerose polemiche da parte degli utenti del web i quali hanno accusato i due genitori di sfruttare il loro figlio per monetizzare. A fare un intervento in merito alla questione è stato il diretto interessato il quale ha chiarito:

Era il momento dello spegnimento delle candeline e la tata ha solo chiesto a Leone di smettere di disegnare, fare un sorriso e poi riprendere a disegnare.

Dunque, la replica del rapper milanese non si è fatta attendere neanche durante il servizio di Striscia La Notizia in cui ha ricevuto il suo sesto tapiro d’oro da parte di Valerio Staffelli:

In Italia esistono un sacco di famiglie che monetizzano attraverso i figli, ma non siamo noi quelli a cui andare a bussare alla porta. Non facciamo pubblicità con i nostri figli, ma delle semplici foto.