Francesco Totti, emerso il motivo per cui l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace non lo difende più
Queste le parole dell'avvocato: "Ai miei clienti dico: voi grandi mi pagate, ma io difendo i vostri figli, non voi"
La fine della storia d’amore tra Francesco Totti e Ilary Blasi è stato uno degli argomenti più chiacchierati della scorsa estate. Ancora oggi la fine della relazione tra la conduttrice e l’ex calciatore fa molto chiacchierare, soprattutto per i retroscena inediti che ogni giorno emergono. Nel corso delle ultime ore è emerso il motivo per cui l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace non difende più Francesco Totti.
Francesco Totti aveva scelto l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace per essere rappresentato in tribunale durante le cause del divorzio da Ilary Blasi. Nel corso dei mesi, però, qualcosa è andato storto e l’ex calciatore ha deciso di non essere più rappresentato dal legale.
Totti chi?
L’intervista alla Bernardini de Pace sarà il punto più alto della puntata di stasera di #belve
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A distanza di mesi da questa vicenda, in questi giorni il giornale ‘Dagospia’ ha rivelato il motivo per cui Annamaria Bernardini De Pace avrebbe deciso di non seguire più l’ex calciatore nelle cause del divorzio da Ilary Blasi. Questo è quanto dichiarato dal magazine diretto da Roberto D’Agostino:
Si sussurrano molte cose, come che tra la legale e Noemi Bocchi non ci fosse un buon feeling. Così come che troppe persone mettessero bocca.
Annamaria Bernardini De Pace torna a parlare del caso Totti- Blasi: le sue parole
Anche il legale ha detto la sua in merito a questa vicenda, svelando che:
Ai miei clienti dico: voi grandi mi pagate, ma io difendo i vostri figli, non voi. A dire la verità ho mollato un sacco di clienti rinunciando al mandato perché non rispettavano i loro figli. Come mai non sono più l’avvocato di Totti? È andata così perché c’era troppa gente intorno, io sono una prepotente e volevo comandare.
E, continuando, il legale ha poi aggiunto:
Come mai tendo a difendere gli uomini? Sono loro le vere vittime. Quando ho cominciato a occuparmi del diritto di famiglia, nel 1987, le donne erano la parte debole: venivano trattate a qualsiasi livello sociale come baby sitter di lusso. Anche l’assegno che veniva dato loro era ridicolo, così a fine anni Ottanta ho sviluppato il concetto di tenore di vita che purtroppo l’anno scorso la Cassazione ha eliminato. Ma le donne nel frattempo hanno raggiunto gli uomini come capacità economiche. Quindi non ha senso che vengano gratificate di qualcosa che possono fare da sole. Ora devo proteggere la parte debole. In questo momento ho il 70% degli uomini come miei clienti perché voi non avete idea di cosa sono diventate le donne. Prepotenti, arroganti, furbe.