Gerry Scotti è stato ricoverato in terapia intensiva: ora è tornato al reparto, sta meglio

La notizia scioccante è di poco fa, anche Gerry Scotti era ricoverto in terapia intensiva. Il conduttore ora sembra star meglio

È di pochi fa la terribile notizia, anche l’amatissimo Gerry Scotti è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Il conduttore è risultato positivo al Coronavirus qualche giorno fa, ma sembrava che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi troppo.

Proprio Gerry Scotti in persona ha dato la notizia ai fan con un post su Instagram. Due settimane fa scriveva: “Volevo essere io a dirvelo: ho contratto il COVID-19. Sono a casa, sotto controllo medico. Grazie a tutti per l’affetto e l’interessamento”.

Ora, a riportare la notizia del ricovero e poi del passaggio in terapia intensiva è stato il noto giornale TPI. Il conduttore è rimasto intubato per circa 10 giorni per le gravi difficoltà respiratorie.

Gerry Scotti

Ora, è tornato in reparto dove è sotto controllo medico. Il 64 enne dovrebbe essere quindi in via di guarigione ed il peggio sembra essere passato. Probabilmente, la notizia è emersa solo ora per non destare preoccupazione ai fan e per lasciare i famigliari in pace in questo momento così delicato.

Gerry Scotti

In ospedale, fortunatamente in condizioni meno gravi sono finiti anche Iva Zanicchi e Carlo Conti. La prima è ancora ricoverata, ma sembra che le sue condizioni non destino troppa preoccupazione.

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Domani sera, Canale 5, vi aspetto…..

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Carlo Conti è invece uscito dall’ospedale Careggi di Firenze e sta completando il periodo di isolamento nel suo appartamento. Il conduttore sta meglio e potrà tornare anche alla conduzione, sempre in via telematica, di Tale e Quale Show.

È un periodo storico molto delicato, la pandemia sta facendo vittime in tutto il mondo. Purtroppo, le misure restrittive dettate dal governo non sono bastate. Proprio questo fine settimane è prevista un’altra riunione per tirare le somme e capire se dovremmo avvicinarci ad un secondo lockdown.

A distanza di mesi e con i numeri alla mano, è quasi possibile affermare che seconda ondata è nettamente peggio della prima.