Gianfranco Funari: la sua tomba nel Cimitero Monumentale con due epitaffi
Sulla tomba di Gianfranco Funari, noto giornalista e conduttore, appaiono due epitaffi! Scopriamo insieme di cosa si tratta!
Gianfranco Funari, celebre giornalista e conduttore televisivo, è morto all’età di 76 anni ed ora le sue spoglie riposano nel Cimitero Monumentale di Milano. Sopra la tomba del giornalista appaiono due epitaffi. Scopriamo cosa c’è scritto!
Gianfranco Funari è stato un celebre giornalista e conduttore morto all’età di 79 anni, precisamente nel 2008. Le spoglie del giornalista riposano nel Cimitero Monumentale di Milano. Per tanto, Funari è uno dei tanti artisti che riposa in quello che tutti considerano un “museo a cielo aperto”, per la qualità architettonica di alcune tombe considerate come vere e proprie opere d’arte. Sulla lapide della tomba del noto conduttore televisivo appaiono due epitaffi: “Ho messo di fumare” e “Manco qui taccio!”
Gianfranco Funari è nato il 21 marzo 1932 a Roma. Il giornalista e conduttore, durante la sua carriera, ha lavorato sia per le reti del servizio pubblico sia per quelle del servizio privato. Acquistando sempre più fama dopo il suo esordio a Telemontecarlo Funari, il giornalista ha sempre definito se stesso come “il giornalaio più famoso d’Italia“.
In passato, Gianfranco Funari, fumava moltissime sigarette, un vizio che gli è costato anche la vita. Il giornalista, è stato sottoposto a gravi interventi chirurgici, come per esempio l’installazione di cinque bypass. Per tanto, Gianfranco Funari, morì nell’ospedale San Raffaele di Milano dove è stato ricoverato a causa dei suoi problemi di salute.
I suoi funerali presero luogo a Milano, precisamente nella chiesa di San Marco. Inoltre, come richiesto dallo stesso Gianfranco Funari, all’interno della sua bara furono lasciati insieme a lui tre pacchetti di sigarette e un telecomando per la tv.
Funari, probabilmente, aveva l’intenzione di lasciare un messaggio anche dopo la sua morte. Per questo, sulla sua tomba appaiono due epitaffi con un carattere ironico e scritti con la speranza di strappare un sorriso ai visitatori della sua tomba.