Il dogsitter di Lady Gaga: “Mi hanno dovuto togliere un pezzo di polmone”

Dopo il rapimento dei cani di Lady Gaga, il dogsitter Ryan Fisher ha subito un delicato intervento per togliere un pezzo di polmone

La notizia hai fatto il giro del mondo, assurda quanto terrificante: nei giorni in cui Lady Gaga si trovava in Italia, il suo dogsitter è stato aggredito per strada. Lo scopo dei malviventi era quello di rubare i cani per poi chiedere il riscatto alla famosa pop-star.

Dopo una serie di indagini e aver acquisito i filmati delle telecamere di sicurezza, i malviventi risultano essere tutti ragazzi tra i 20 e i 25 anni, ma sono ancora in fuga. In compenso, fortunatamente, i bulldog francesi della cantante stanno bene.

I tre cagnolini sono stati riconsegnati ad un commissariato di Los Angeles in buone condizioni, la peggio ce l’ha invece avuta Ryan Fisher, il dogsitter aggredito quella mattina.

Il ragazzo è finito in ospedale con gravi danni e nonostante le cure, al momento delle dimissioni Ryan Fisher si è sentito male e è stato sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico:

LadyGaga-cani

In ospedale, il mio polmone è collassato di nuovo nonostante il tubo toracico a sostegno. E poi è crollato di nuovo. E ancora. È diventato abbastanza chiaro che il mio polmone non stava guarendo e la ferita del proiettile aveva sfregiato i miei tessuti come un’ustione. Potrebbero volerci mesi, se mai, prima che il buco si chiuda.

Dopo questo grave episodio, i medici hanno deciso di portare il ragazzo di nuovo in chirurgia: “Mentre venivo portato in chirurgia, ho finalmente accettato che la mia guarigione fosse diventata tutt’altro che una linea retta”

Ryan Fisher

Il trentenne deve ora riposarsi ed andare avanti, conclude il suo post social spiegando:

Ora sto trovando la mia strada nel mondo esterno in cui i trigger sono reali e lavorare passando attraverso il trauma che hai vissuto è MOLTO più che affrontare uno sfortunato momento della vita. Il viaggio è duro, è sicuramente doloroso, e vengono fatte scelte discutibili che non mi servono più come indossare jeans attillati. Ma ci provo. E da qualche parte in questo trovo l’assurdità, la meraviglia e la bellezza che questa vita offre a tutti noi.