Ilary Blasi sgridata dagli autori a ‘L’Isola Dei Famosi’. Cosa succede dietro le quinte
Ilary Blasi viene sgridata dagli autori per le sue marachelle
Ecco alcuni interessanti retroscena sul dietro le quinte de L’Isola dei Famosi. Ilary Blasi si racconta e parla anche delle gaffe in cui spesso e volentieri incappa.
Ecco alcune delle figuracce che la showgirl ha fatto: dalla palapa scambiata per la ‘patata‘, alla caduta dallo sgabello, passando per la spallina rotta, fino ad arrivare al dispenser del sapone infilato nell’occhio, pochi minuti prima dalle diretta.
Inconvenienti e gaffe che regalano al reality e alla stessa Ilary Blasi motivo di mille risate. E non poteva esserci ambiente migliore di quello creatosi con la scelta degli opinionisti.
Vladimir Luxuria e Nicola Savino sono stati una splendida spalla per la conduttrice, che rivela: “Lui mi viene dietro nelle mie cavolate. In Nicola e Vladimir ho trovato dei compagni di marachelle e anche loro non vedevano l’ora di cavalcare la situazione”.
Sono diventati un marchio di fabbrica della Blasi che, anche quando era conduttrice del programma Le Iene, non si è mai fatta mancare i suoi scivoloni, tanto da finire anche su Striscia la Notizia. “Striscia è questo, gioca sulle gaffe ed è molto divertente”.
“Non sono permalosa, anzi sono la prima a prendermi in giro. Io gli do il pane, come fanno a non mettermi in classifica? Nella quotidianità quando parlo magari mi sbaglio, sono distratta. Anche a Le Iene con Luca e Paolo e al Grande Fratello Vip facevo un sacco di errori, chiamavo la gente con nomi diversi”.
“Magari pensano che lo faccio apposta, ma io sono davvero così” commenta la moglie di Francesco Totti. A volte la conduttrice non può proprio placare la risata, tanto da non riuscire a proseguire la trasmissione. Gli autori hanno più volte richiamato all’ordine Ilary: “Ho fatto continuare Nicola e Vladimir perché non riuscivo a smettere di ridere. Non ci potevo credere. Loro hanno retto al posto mio i 30 secondi canonici prima della chiusura del televoto, mentre gli autori urlavano: “seria, seria!”.