Isola dei Famosi, Simone Antolini ricorda la sua ex fidanzata: le sue parole

Queste le parole del naufrago: "Abbiamo convissuto due anni contro il volere dei nostri genitori"

Simone Antolini è senza ombra di dubbio uno dei protagonisti indiscussi di questa edizione dell’Isola dei Famosi. Nel corso delle ultime ore il naufrago si è aperto con i suoi compagni di avventura ed ha fatto alcune rivelazioni in merito alla sua vita privata. Nel dettaglio, il fidanzato di Alessandro Cecchi Paone ha svelato alcuni retroscena riguardo il suo passato.

Antolini Simone

All’Isola dei Famosi Simone Antolini ha rivelato di aver vissuto, qualche anno fa, una storia d’amore che lui ha definito terribile e bellissima. Il fidanzato di Alessandro Cecchi Paone ha confessato che, da giovanissimo, è andato a convivere con la sua compagna contro il volere dei genitori.

Queste sono state le sue parole a riguardo:

Sono stato con una ragazza, da quando avevo 16 anni fino ai 19. Abbiamo convissuto per due anni in un appartamentino da ristrutturare. L’abbiamo fatto contro il volere dei nostri genitori. Era un amore fisico, ma non siamo mai stati felici, tra studio e lavoro.

Continuando il suo racconto, Simone Antolini ha poi rivelato che la sua compagna è caduta in un periodo di depressione:

Si era rinchiusa in casa mentre io ero sempre in attività. Non andava d’accordo con i suoi, solo con sua madre ma anche con lei c’erano contrarsi. Ci facevamo male a vicenda, non c’era più nulla“, ha detto Simone Antolini. “Un amore tossico. Quando ci siamo lasciati siamo finiti in una brutta depressione entrambi. Spero che oggi lei sia felice. Nonostante abbiamo questa bellissima cosa in comune, ancora non riusciamo ad avere un accordo. È travagliata.

In seguito, il fidanzato di Alessandro Cecchi Paone ha raccontato come è iniziata la conoscenza con il giornalista:

Accendevo la TV e vedevo Alessandro che parlava di vaccini, di Covid ed ero affascinato. Abbiamo una grande differenza d’età nonostante la chimica. Io non ho seguito il successo con ‘La macchina del tempo’. Però lo vedevo con la sua dialettica, cultura e mi piaceva seguire il suo sapere. Poi gli ho scritto ‘comunque piacere’ e da lì è iniziato tutto.