L’attore Brendan Fraser si è aperto sulla diagnosi del suo primogenito: “Mi sono incolpato, poi ho capito che le cose non sarebbero potute andare doversamente”
Brendan Fraser ha dedicato il suo discorso al figlio Griffin. Oggi ha 21 anni ma la diagnosi di autismo ha cambiato le loro vite
La star canadese Brendan Fraser ha vinto l’Oscar come miglior attore grazie al suo film The Whale. Durante il suo discorso, si è aperto al suo pubblico parlando del figlio Griffin.
Il primogenito della star, nato dalla relazione con la sua ex moglie Afton Smith, non ha avuto una vita facile ed è sempre stato per lui una fonte d’ispirazione.
Durante la crescita ha iniziato a mostrare un ritardo verbale, che ha portato i suoi genitori a ricorrere all’aiuto di esperti. Poi, è arrivata la diagnosi dell’autismo.
Sono un papà ed è di questo che posso parlare. Mio figlio Griffin ha ha avuto un ritardo verbale in tenera età. Quando è arrivata la diagnosi, eravamo sconvolti. Immagino che molti di voi qui presenti possano comprendere o capire cosa si provi davanti ad una cosa inaspettata, quando non sai cosa fare.
Non importa quale fonte medica consulti o quale libro leggi, è come cercare di ottenere una risposta diretta da un folletto. La prima reazione che ho avuto è stata: ‘Qual è la cura? Che significa? Come posso risolvere questo problema?’ Mi sono incolpato e ho pensato che era colpa del mio passato, dei miei geni e del fatto che al college avevo fumato erba. Poi capisci che le cose non sarebbero potute andare in modo diverso.
In tutti gli anni in cui si è preso cura di suo figlio, Brendan Fraser ha incontrato tante persone nella sua stessa situazione. Nonostante molte avessero più esperienza di lui, c’era un solo pensiero in comune: “Stiamo tutti imparando contemporaneamente allo stesso tempo”.
Gli altri due figli, Holden e Leland erano presenti durante la premiazione agli Oscar del loro papà, mentre Griffin non c’era. Ma l’attore ha trovato comunque il modo per ringraziare il suo primogenito. Ha voluto dirgli quanto gli voglia bene e quanto sia fiero di lui, davanti al mondo intero. Oggi ha 21 anni, è un ragazzone di un metro e ottanta, con mani e piedi grandi. È così che il suo papà lo descrive.
È una persona felice per via della bellezza del suo spettro, chiamatelo un disturbo se volete, ma non sono d’accordo con voi. Non sa nulla di ironia, non sa cosa sia il cinismo, non puoi insultarlo, non può insultarti. È la persona più felice ed è, nella mia vita e in quella di molti altri, anche la manifestazione dell’amore.