Lite Antonella Elia-Flavia Vento a La Pupa e il Secchione: “Fai pena, vai a lavorare nei campi”

Tra le due non scorre buon sangue e anche ieri si è visto.

Ieri è andata in onda la semifinale de La Pupa e il Secchione. Durante la serata c’è stato uno scontro tra l’opinionista Antonella Elia e Flavia Vento.

Barbara D’Urso ha mandato in onda una clip dove si è visto la Elia durante l’ultima puntata del Pupa Party dire la sua su Flavia Vento che ha lasciato il reality dopo pochi giorni dall’inizio.

“È solo odio, nessun tipo di amore. Io detesto i fuggitivi. Detesto le persone che non sanno prendersi la responsabilità delle loro scelte. Mi fanno un po’ pena, lo devo dire. Flavia Vento cambia lavoro, trovane uno che sia adatto a te!” – ha detto Antonella.

Parole ovviamente che non sono piaciute a Flavia che in collegamento con lo studio ha risposto così: “Prima di tutto volevo dire una cosa: io non ti conosco, ti ho visto solo una volta al parco e neanche ti ho parlato. La parola odiare non si dice mai a nessuno. Sei una strega cattiva ma purtroppo sai come finiscono nelle favole…”.

Lite Antonella Elia Flavia Vento
Fonte: web

L’ex pupa ha continuato a pretendere delle scuse dalla Elia che però ha rincarato la dose rispondendo: “Senza che starnazzi come una gallina, fammi parlare. Volevo consigliarti un lavoro: vai in campagna, prendi una zappa e vanga la terra!”.

Lite Antonella Elia-Flavia Vento, Barbara D’Urso riporta tutti alla calma

Gli animi si sono iniziati a scaldare e per questo Barbara D’Urso è dovuta intervenire per riportare la calma. “Antonella sai quanto bene ti voglio, sei la mia preferita. Però tu sai in realtà che proprio nel mio vocabolario da quando sono nata e l’ho insegnato anche ai miei figli la parola odiare non l’ho mai usata, perché è una parola davvero brutta. So che non l’hai detto con cattiveria, ma anche detta in modo scherzoso è molto brutta” – ha detto la conduttrice.

Antonella però con la sua solita ironia pungente ha risposto: “Posso arrivare a un compromesso. Cancello la parola odio e metto la parola pena”.