Marco Giallini commuove tutti: “A 12 anni dalla sua morte vivo ancora con lei accanto, per i miei figli è stato terribile”
Sono trascorsi 12 lunghi anni da quando Marco Giallini ha perso sua moglie. Durante un'intervista l'ha ricordata con commoventi parole
L’attore Marco Giallini ha commosso tutti ricordando la moglie scomparsa a 12 anni fa, durante un’intervista con Peter Gomez. Nonostante il tempo trascorso, quel vuoto lo accompagna ancora ogni giorno. Ma Loredana continua a vivere accanto a lui, lo aiuta nella vita quotidiana. Come lui stesso ha dichiarato, un lutto del genere non può essere metabolizzato.
A dodici anni dalla morte di mia moglie non ho ancora metabolizzato il lutto. Vivo con lei accanto, come Mariana con Rocco Schiavone. Un lutto del genere non si può metabolizzare. Ma poi perché lo si deve metabolizzare? Lo metabolizzi, ma poi rimane.
Marco Giallini e Loredana si sono sposati nel 1993 e dalla loro unione sono nati due figli. La donna è deceduta nel 2011 a seguito di un’emorragia cerebrale.
L’attore ha confessato che la moglie ha sempre creduto in lui, sapeva che nella vita avrebbe combinato qualcosa e anche se non ha potuto guardare il suo enorme successo, è stata al suo fianco all’inizio della sua carriera.
Un po’ ha potuto godere del mio successo quando giravo il film con Verdone e con ACAB, l’ultimo mio film che ha visto prima che uscisse nelle sale.
Marco Giallini però non è dispiaciuto per l’assenza di sua moglie durante la sua carriera, lo è per i suoi figli, che a 5 e 12 anni hanno perso la loro mamma.
L’attore ha concluso la sua intervista con il programma La Confessione, sottolineando quanto vorrebbe che una cosa del genere non accada mai più a nessuno, ma è consapevole che si tratta di un augurio inutile. La vita è ingiusta e a volte ci si ritrova a dover tener testa ad un dolore inaspettato, più grande di qualsiasi altra cosa.
Marco Giallini è oggi uno degli attori e conduttori italiani più famosi ed apprezzati degli ultimi anni. È stato candidato per sei volte ai David di Donatello e ha vinto per tre volte i Nastri d’argento per i film ACAB, Tutta colpa di Freud e Perfetti Sconosciuti. Molto nota anche la parte del personaggio Il Terribile in Romanzo Criminale.