Massimo Giletti sotto scorta: “Mi hanno lasciato solo”
Massimo Giletti è pronto a tornare su La7 con Non è l'Arena, al via domenica 27 settembre
Questo week-end, domenica 27 settembre, scatterà ufficialmente il via della quarta stagione di Non è l’Arena, il talkshow presentato da Massimo Giletti su La7. Da fine luglio, dopo aver ricevuto le minacce del boss Filippo Graviano, la vita del conduttore piemontese è profondamente cambiata, obbligato a girare sotto scorta e con il giubbotto antiproiettile.
Massimo Giletti non getta la spugna
In un’intervista concessa al settimanale Nuovo Tv, diretto da Riccardo Signoretti, l’ex volto Rai ha dichiarato di non aver comunque alcuna intenzione di gettare la spugna. Lui e la sua squadra – ha spiegato – sono come i salmoni: vanno controcorrente.
Le vicende personali non devono mai influenzare
Inoltre, Massimo Giletti, uomo di punta della rete di Urbano Cairo, ha precisato che nel suo lavoro non bisogna mai lasciarsi influenzare dalle vicende personali. Anzi, dalle difficoltà incontrate lungo il cammino ci si deve fare ancora più forza. Nel corso degli ultimi anni ha imparato a farsi carico dei problemi, precisamente da quando ha detto addio alla Rai in un clima di autentica tempesta.
La linea editoriale non si tocca
I telespettatori di Non è l’Arena possono dunque stare tranquilli sulla linea editoriale conferita alla trasmissione, la quale resterà immutata pure nella nuova edizione. Come sottolineato da Massimo Giletti al periodico Nuovo Tv, il nucleo sarà immancabilmente la strettissima attualità. Non si molleranno poi le strade che hanno reso forte sia Massimo sia la sua intera squadra. Racconteranno ciò su cui gli altri preferiscono sorvolare, immischiandosi in affari scomodi.
Massimo Giletti: vari colleghi gli hanno voltato le spalle
Ad avviso di Giletti, la tv realizzata col suo gruppo ha dimostrato di fare leva sui fatti, non sulle opinioni. Cercano di incidere sul reale, andando anche, intrepidi, allo scontro duro. Durante questo lungo periodo il giornalista sente di aver chiesto un sacrificio enorme ai compagni di team. Attraversare tali frangenti è complicato pure per chi gli sta accanto. Sapere che ci sono lo aiuta a smaltire l’amarezza di essere stato lasciato solo da vari colleghi.