Non è l’Arena: svelati gli audio choc di Rosalinda Cannavò su Alberto Tarallo

A Non è l'Arena, Massimo Giletti ha svelato gli audio choc di Rosalinda Cannavò sull'Ares Gate, si apre il mistero Alberto Tarallo

Non è più un caso di gossip, ma dell’Ares Gate se ne parla nei talk show televisivi. A Non è l’Arena, Massimo Giletti ha svelato alcuni audio choc di Rosalinda Cannavò: l’attrice siciliana dà delle versioni contrastanti.

Ad aprire di nuovo le indagini è la procura di Roma, a seguito delle dichiarazioni nella casa di Cinecittà, il pm ha deciso di vederci chiaro sulla morte di Teodosio Losito, al tempo compagno di Alberto Tarallo.

Alberto Tarallo

E proprio su Alberto Tarallo, Adua Del Vesco, Massimiliano Morra e Gabriel Garko hanno fatto cadere delle ombre molto inquietanti. A testimonianza di quanto timore c’era dietro questa figura Maassimo Giletti ha mandato in onda l’audio dell’attrice siciliana.

L’audio sarebbe stato mandato alla governante di Alberto Tarallo nei giorni successivi alla morte di Teodosio Losito. L’attrice siciliana raccontato sogno:

Ti volevo raccontare una cosa strana che è successa stanotte a me e mia mamma. Tutte e due abbiamo sognato Alberto. Io me lo sono sognata che era seduto accanto al mio letto. Mi guardava con disprezzo e mi diceva ‘nella tua casetta ho distrutto e buttato tutto’. Sai con quello sguardo cattivo. Poi con la sua mano me l’ha passata senza appoggiarla dalla testa, alla schiena, fino ai piedi. Lo sentivo nelle ossa, credimi. Ho pianto non so quanto. Sentivo il gelo nelle ossa, proprio un freddo, i brividi.

Rosalinda Cannavò

Mi sono svegliata, ho chiamato mia madre e lei mi ha detto ‘non hai capito… pure io l’ho sognato adesso’. Lei si era sognata che lui stava male, era a letto, poi mentre io e lei ce ne stavamo andando, lui rideva di piacere. Dopo la risata ha detto ‘tanto io gliela farò pagare’. L’abbiamo sognato in contemporanea, sono convinta che lui mi stia mandando qualcosa. E non so se è suggestione, ma io nel sogno che ho fatto stamattina, non era un sogno, ce l’avevo accanto.