Paolo Kessisoglu e la moglie si stanno separando dopo 10 anni di matrimonio

A svelarlo lo stesso attore al Corriere della Sera. Il racconto anche dei genitori morti nel giro di pochi mesi l'uno dall'altro.

L’attore Paolo Kessisoglu si sta separando dalla moglie. Lo ha dichiarato lui stesso nel corso di un’intervista al Corriere della Sera in cui ha avuto modo di parlare anche del rapporto con i suoi genitori che ha perso entrambi nel giro di poco tempo.

Paolo e la moglie Sabrina Donadel si sono sposati nel 2003 e hanno avuto anche una figlia. Dopo 10 anni arriva così l’annuncio di separazione dopo che già nel 2022 erano circolate diverse voci che parlavano di un addio. Adesso è ufficiale.

Paolo Kessisoglu separazione moglie
Fonte: web

E Paolo lo ha annunciato parlando dei suoi genitori che purtroppo non ci sono più.

“Sì, avevo un bel rapporto con i miei genitori anche se per un periodo, anni fa, mi ero un po’ allontanato da loro. Era tutto rientrato, ma oggi cercherei di ricucire più in fretta” – ha detto.

 

 
 
 
 
 
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“Aiuta capire che i genitori non sono macchine perfette, ma persone, come noi. Lo sto realizzando ancora di più da quando mi sto separando da mia moglie: non sono più un papà super eroe, ma il rapporto con mia figlia mi pare quasi migliorato grazie a questa consapevolezza. I miei sono stati due buoni esempi: erano persone buone. Ora incontro moltissime persone che me lo ricordano” – le sue parole.

I genitori sono morti a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro.

“Mia mamma è morta lo scorso giugno per quella che all’inizio sembrava una banale infezione. È stata una doccia fredda per tutti, aveva 77 anni. Mio papà ne aveva 83 ed è morto subito dopo Capodanno. Anche in quel caso, è stato improvviso. Io e mia sorella ci siamo ritrovati faccia a faccia con tutte le loro cose: dovevamo decidere cosa tenere, cosa buttare… stiamo facendo una seduta psicanalitica che dura da mesi”.

Una perdita che Paolo non riesce ancora ad accettare. “Non riesco a cancellare il loro numero di telefono dalla mia rubrica, sul cellulare. Poco dopo che era morto mio papà ho chiesto a mia sorella di mandarmi una foto che c’era sul suo telefono: vedere comparire ancora una volta il suo nome sul mio schermo, nella notifica del messaggio, mi ha fatto provare un’emozione che fatico ancora adesso a spiegare”.