Grande Fratello VIP: Tommaso Zorzi tuona contro Platinette e Lorella Cuccarini

Nel Grande Fratello VIP volano parole grosse, Tommaso Zorzi non risparmia nessuno e spara a zero su Lorella Cuccarini e Platinette

Può piacere o meno, ma Tommaso Zorzi, a soli 25 anni, non è di certo uno che le manda a dire. È tempo di confessioni nella casa del Grande Fratello VIP, e il giovane influencer spara a zero. Stavolta a chi tocca? A Lorella Cuccarini e Platinette.

foto di Tommaso Zorzi GF VIP

Il ragazzo, durante una conversazione in giardino con Stefania Orlando e Francesco Oppini, ha chiaramente detto come la pensa su certi personaggi della tv.

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~ STAFF

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Non è la prima volta che Tommaso Zorzi si espone contro Lorella Cuccarini e Platinette. Zorzi, omosessuale dichiarato da tempo, ha sofferto in passato per il suo outing e certi volti della TV hanno purtroppo contribuito.

Zorzi

Su Lorella Cuccarini anche Francesco Oppini è d’accordo: “Lei non è affatto simpatica..” spiega il figlio di Alba Parietti. Zorzi ha spiegato che la donna è contro i diritti gay: “Ultimamente la Cuccarini mi sta sul ca…  Si è espressa contro i diritti gay 150mila volte. Quando non c’è un etero che ha ballato ‘La notte vola’ da quando è nata quella canzone“.

Non è d’accordo Stefania Orlando che sostiene che la conduttrice si sia espressa solo contro il matrimonio e l’adozione. L’influencer però, ben informato, ha raccontato:

Ma nel 2020 non puoi rompere i c***ni. Infatti Heather Parisi l’ha asfaltata 500 volte e mi sembra una un po’ più intelligente. Cosa vuol dire che è cattolica? Anche io ho studiato religione a scuola. A me dà fastidio la gente che apre bocca per seminare odio. Piuttosto taci che fai più bella figura. Da ballerina e showgirl, da una che sui gay ci ha fatto una carriera…. Non conosco un etero che se parte La notte vola la balla, a parte Oppini. Deve ammettere che grazie ai gay che qualcosina in più l’hai fatto.

Tommaso Zorzi, anche Platinette ha le sue colpe

Non sembra gradire neanche i comportamenti di Platinette, alias Mauro Coruzzi. E in merito al suo personaggio spiega:

A Platinette gliene ho dette di tutte quelle che avevo. Gliele continuerò a dire fino a che avrò fiato in corpo. Tu ti approfitti delle battaglie che hanno fatto le persone prima di te per permetterti di fare quello che fai in televisione. E poi dici che la legge contro l’omotransfobia è un vittimismo degli omosessuali, che sei contro il matrimonio gay e le adozioni gay.

Zorzi continua parlando di cose realmente accadute. Il giovane è anche una persona molto colta e curiosa, e si documenta molto spesso su ciò che accade nel mondo. Sa bene quel che dice:

Ma se c’è stata gente sparata a New York nel 1969 a Stonewall dove le trans venivano prese a fucilate per i tuoi diritti per fare la baraccona in tv, non ti permetti di andare contro questa battaglia. È tutto un gioco politico. Mauro Coruzzi vive nel suo mondo. Non c’è un mio amico gay che si senta rappresentata da Mauro Coruzzi. Lui è contro il matrimonio e le adozioni. Quello che fa lui lo può fare perché ci sono persone che hanno lottato dei diritti prima di lui. Diritti su cui sputa, però ci guadagna.

Non puoi farci un discorso normale, bisognerebbe dargli due sberle e dirgli: “Non parlare più a nome della comunità perché non la rappresenti, non ti vogliamo”. Nessuno si è mai sentito rappresentato da Mauro Coruzzi, se non quattro, perdonatemi il termine, checche di regime protette. Diventano giochi politici.

Il ragazzo ha spiegato bene la sua posizione e le sue critiche sono state ben costruite. Zorzi ha infatti le idee chiare sull’argomento e documentandosi è arrivato ad una conclusione:

Io che sono un ragazzo di 25 anni, che ha viaggiato, che ha vissuto all’estero, che parla le lingue, non posso sentirmi dire queste cose da persone che dovrebbero essere i miei padri. Piuttosto taci. Non devi per forza dire qualsiasi cosa se mossi da interessi personali e politici. Fai del male alla gente. Poi la mamma che ha il figlio gay dice: “Vedi cosa dice Platinette, ha ragione”. Un omofobo che pensa che tu rappresenti la comunità crede che quello che tu dici ha un senso.