Totti-Noemi, l’ex marito di lei rompe il silenzio e fa dichiarazioni scottanti
Mario Caucci ha parlato al settimanale Chi facendo delle dichiarazioni sul suo passato dando anche un consiglio a Totti.
Noemi Bocchi prima di intraprendere una relazione con Francesco Totti è stata già sposata con l’imprenditore Mario Caucci da cui ha anche due figli che oggi hanno 8 e 10 anni. Caucci a distanza di un anno da quando rilasciò alcune dichiarazioni a Il Messaggero su una presunta relazione tra la sua ex moglie e Francesco Totti, quando si trattava soltanto di semplici allusioni, è tornato a parlare.
Lo ha fatto dalle righe del settimanale Chi. L’imprenditore ha parlato della sua storia d’amore con Noemi lanciando anche una piccola provocazione nei confronti dell’ex capitano della Roma.
“Ho fatto in modo che la nostra fosse la storia più bella del mondo e lo è stata. Dopo di me, qualunque persona scelga, non riuscirà mai ad eguagliare quello che è stato, per un semplicissimo fatto: che io l’ho amata più di qualsiasi altra cosa al mondo. Per lei ho fatto guerre, ho discusso con tutta la mia famiglia. Mi dicevano di fare attenzione, che non era la strada giusta, che non andava bene. Sono stato messo nella condizione di essere emarginato perché più ero solo e più potevo essere governabile” – ha detto Mario che proviene da una facoltosa famiglia di imprenditori triburtini che da ben tre generazioni si occupa dell’estrazione e del commercio dalle cave di Guidonia e Carrara.
L’imprenditore ha parlato anche del tenore di vita che i due avevano, non proprio umile. “Io e mia moglie eravamo presi da una ricerca sconsiderata della felicità, ma una felicità intesa come un’acquisizione sfrenata di beni materiali e, quindi, tutto quello che faceva parte dei valori di un essere umano veniva sempre meno: dovevamo andare in posti esclusivi per le feste, per la borsa, l’anello” – le sue parole.
Infine un messaggio per Francesco Totti che sta per andare a convivere in una nuova casa con la sua nuova compagna.
“Sei liberissimo di fare quello che vuoi, ma lo fai preservando quelle che sono le uniche vittime, i figli, perché dopo vent’anni sono stati catapultati dentro un’altra famiglia. I miei figli sono finiti in un mondo talmente lontano da loro che tutto questo è ingiusto. Mia figlia, l’altro giorno, mi ha detto: “Guarda, papà, c’è un fotografo”.