UeD, intoppi in studio: corteggiatori bloccati davanti a Nicole

UeD: corteggiatori bloccati dopo il passo impegnativo di Nicole

UeD ha ripreso le registrazioni e le prime anticipazioni sembrano disegnare la bozza di una stagione decisamente entusiasmante. È ormai di dominio pubblico la notizia dell’arrivo nel programma della prima tronista transgender della storia: Andrea Nicole. La ragazza attualmente è una modella, nonché commessa e vive a Milano. La sua transizione dal sesso maschile a quello femminile è avvenuta circa otto anni fa e Nicole oggi è fiera di dirsi donna.

UeD intoppi per i corteggiatori nei confronti di Nicole

Come per ogni tronista, sono stati vari i corteggiatori arrivati nel programma di Maria De Filippi per corteggiarla. Purtroppo, però, molti di loro sono rimasti perplessi e intimoriti davanti all’importante passato che Nicole ha alle spalle. Molti, poi, hanno rivelato di non essere certi di voler corteggiare la tronista.

Dopo questa prima esperienza, Nicole ha rilasciato un’intervista al Fatto Quotidiano, rivelando che quanto avvenuto nelle registrazioni non è stato nulla di tragico: “I corteggiatori di UeD? Le reazioni non sono state così negative, è andata bene. Ho avuto modo di guardare i ragazzi presenti in studio, non ho notato occhi indiscreti. Voglio solo farmi conoscere”.

UeD intoppi per i corteggiatori nei confronti di Nicole

Ovviamente, non poteva mancare un commento sul primo incontro con Maria De Filippi, sulla quale Nicole ha dichiarato: “Per me la De Filippi era irraggiungibile, è stato strano ma molto piacevole. Mi sono sentita subito a casa, era stupita dal modo in cui racconto la mia storia, il più naturale possibile. È la mia vita, non mi piace nascondere nulla”.

UeD intoppi per i corteggiatori nei confronti di Nicole

Infine la giovane Milanese ha spiegato di essere pronta anche ad incassare qualche critica, ma non per questo si lascia impaurite dall’opinione altrui: “So che può accadere ma mi importa relativamente, non è nulla di diverso di quanto affrontato quando avevo dodici anni. Se sono sopravvissuta allora posso farlo anche adesso, ho sulle spalle maggiore esperienza. Sono una donna normale che sta affrontando un percorso come gli altri colleghi“.