UeD: Marcello Messina risponde alle accuse sulla sua omosessualità

Marcello Messina, rilascia un'intervista, dove replica alle accuse sulla sue presunta omosessualità

Marcello Messina è stato uno dei cavalieri più chiacchierati di questa nuova stagione di UeD. L’uomo, nonostante la sua breve permanenza, si è fatto conoscere e amare dal pubblico. Da poche puntate il cavaliere ha deciso di lasciare il dating show per seguire il cuore. Ha trovato l’amore lontano dagli studi di UeD. Ma prima riguardo il suo abbandono, c’era stato un pettegolezzo rimasto un po’ in sospeso.

UeD: Marcello Messina risponde alle accuse sulla sua omosessualità
Fonte studio UeD

In studio qualcuno aveva insinuato che il torinese potesse essere gay. Si accendono ancora una volta i riflettori su questa diceria per via di un’intervista, rilasciata dallo stesso Messina a Mondo TV. Il cavaliere riprende l’argomento e con parole molto dure si scaglia contro l’omofobia e tutte le forme di discriminazione.

Marcello spiega il suo punto di vista: “Sono un po’ stanco degli stereotipi. Il fatto che un uomo piange non è sinonimo di debolezza. Poi mi hanno detto di tutto. Non amo molto le discriminazioni, vorrei dire questo. Non le amo, soprattutto trovo che siano poco intelligenti”.

Poi il cavaliere di UeD dichiara che: “In trasmissione mi è anche stato chiesto sorridendo ‘non è che ti piacciono gli uomini?’. Io non ci vedo proprio nulla di male in questo. Se fosse così e io un giorno mi accorgessi di questa cosa non avrei nessun problema a dire che mi sono innamorato e che amo un uomo. Però non ho apprezzato che questa parola o domanda fosse associata a qualcosa di cui vergognarsi o un insulto addirittura. Come a dire ‘se ti piacciono anche gli uomini sei uno sciocco, ti dovresti vergognare”.

Ma non finisce qui e conclude con: “Anche soltanto pensarlo è sbagliato ed ho trovato discriminante tutto questo, soprattutto nei confronti di chi vive questa normalità. Ricordiamoci anche che uno è quello che vive e non quello che nasce. Noi siamo artefici di quello che viviamo. Queste discriminazioni se un uomo piange o se un maschio non ha contatti fisici subito con una donna allora è poco virile, sono dei luoghi comuni davvero tristi al giorno d’oggi”.