Valerio Scanu rompe il silenzio sulla morte del padre

Dopo qualche mese Valerio Scanu ha deciso di rompere il silenzio e parlare della morte del padre, scomparso prematuramente per Covid

Per la prima volta, Valerio Scanu parla della precoce morte del padre. Il cantante, proprio a Storie Italiane da Eleonora Daniele, aveva raccontato che il genitore era ricoverato in gravi condizione in un ospedale Sardo.

Proprio dopo qualche giorno, l’uomo non ce l’ha fatta: è morto a causa del Coronavirus e senza patologie pregresse. Solo oggi il cantante ha spiegato quali sono i suoi sentimenti e la sua reazione alla situazione attuale.

Il cantante reduce da Amici di Maria De Filippi ha spiegato di quanta rabbia prova nel sapere che le persone non si rendono conto della gravità della situazione. Il cantante ha a cuore il lavoro dei medici che si trovano a gestire, di nuovo, le terapie intensive piene.

Valerio Scanu

Il ragazzo ha ricordato che il papà non soffriva di alcuna patologia pregressa, era un uomo sano e in salute. E con molta maturità ha spiegato: “Auguro a questa gente di non trovarsi mai in questa situazione, ma molti non lo capiscono finché non lo vivono. Parlo per sensibilizzare le persone ad avere rispetto”. Poi prosegue:

Valerio Scau

La domenica la gente sta ammucchiata al mare, non c’è logica in questo. C’è gente che è responsabile e che non lo fa, ma i più se ne fregano, e non appena hanno lasciato libere le briglie tutti hanno fatto il cavolo che volevano. C’è gente che ancora gira senza mascherina. Posso anche ammettere che uno sia negazionista, o scettico, ma poi se ti trovi davanti a qualcuno la mascherina la devi mettere.

Si può essere anche scettici, e negazionisti, ma bisogna anche essere rispettosi di chi ha vissuto un dramma. Io ho sentito imbecilli dire cose come ‘la paura del Covid uccide i polmoni lo sanno anche i cartoni’. Io dico che ognuno è libero di pensarla come vuole ma non ci si può sostituire ai medici. Io sapevo che fosse una cosa grave, ma non pensavo fino a questo punto. Ma anche finché non l’ho vissuta, ho sempre e comunque rispettato gli altri adottando ogni misura di sicurezza”.