La fotografia analogica ti affascina? Prendi il rullino e scatta

In un mondo fatto di scatti digitali condivisi al secondo, frammenti di realtà fermati in un'immagine attraverso il proprio smartphone, si ha voglia di tornare alla foto ricercata, pensata, studiata e che racconti di più di un microsecondo

Nell’era del digitale e della tecnologia a portata di click, pensare alla fotografia analogica può sembrare
assurdo pur essendo una realtà molto radicata e piena di storia.
Siamo abituati al “tutto e subito” e all’uscita di una nuova macchina fotografica ogni 4-5 mesi, con
caratteristiche sempre più sorprendenti. Allo stesso tempo viviamo in un periodo di contrasti in cui
fotoamatori e professionisti si interrogano sulla corsa al digitale e sulla mania di condividere qualsiasi tipo
di scatto.

Ma è possibile nel nostro mondo iper-tecnologico ritornare alla pellicola?

Per mia esperienza diretta posso dire che analogico e digitale possono coesistere nelle loro specificità.

Sento dire spesso che la fotografia analogica è morta, che nessuno sviluppa più rullini, che è diventato tutto
troppo costoso. Beh, tirate fuori le vecchie reflex a pellicola dagli armadi perché l’analogico è vivo più che
mai!

Ora la fotografia analogica si trova direttamente sui social network, con centinaia di pagine Facebook,
Blog e web-zines riservate ad uno studio approfondito della materia. In più sono nate community dedicate
come Lomography.it, un sito internazionale con una comunità italiana molto attiva che mescola lo-tech ad
hi-tech, in cui è possibile caricare i propri scatti (rigorosamente a pellicola), confrontarsi con gli altri utenti,
leggere interessanti tipster e partecipare alle divertenti competitions.
Su Flickr potrete trovare splendide fotografie ed entrare a far parte di gruppi storici come Resistenza
analogica
che difendono l’uso della pellicola a spada tratta.

Tutto questo offre la possibilità di condividere con milioni di utenti la passione per la fotografia analogica,
anche fuori dalla camera oscura.

Sì, ma… quanto costa? Ecco alcuni degli accorgimenti che ho usato per limitare la spesa:

  • – Potete utilizzare uno scanner per negativi e diapositive, in modo da chiedere il solo sviluppo della
    pellicola al vostro negoziante di fiducia.
  • – Prendete non solo rullini nuovi, ma anche quelli scaduti (non sono assolutamente da buttare!
    Anzi, costano un po’ meno e danno alle foto degli effetti molto particolari.)
  • – Non affannatevi alla ricerca di macchine analogiche sul web o tra le bancarelle dei
    mercatini…probabilmente tutto quello che vi serve lo avete già in casa! Io ho iniziato a
    sperimentare proprio con le vecchie macchine di famiglia.

Per quanto riguarda lo sviluppo (e la stampa per chi non usa lo scanner) delle fotografie, non abbiate
paura! Sicuramente troverete qualche bravo negoziante che ancora si ricorda delle care macchine a
pellicola ed è disposto a sviluppare i vostri negativi. Nelle città medio-grandi non è un problema, ma se
abitate in una piccola città e il vostro fotografo di fiducia non offre più questo servizio, cercate on-line!
Ci sono molti siti che si occupano di stampa e sviluppo: fanno recapitare le foto direttamente a casa
vostra! (anche lomography.it)

Il digitale ha rivoluzionato il modo di fare fotografia rendendolo alla portata di tutti. La maggior parte delle
persone utilizza lo smartphone o la compattina per immortalare ogni momento della propria giornata.
Il gesto è così veloce che neanche ci pensiamo: scattiamo, aggiungiamo qualche filtro in post-produzione e
pubblichiamo su Facebook o su Instagram. È un meccanismo in cui siamo entrati tutti da qualche anno a
questa parte.

Quando scatto su pellicola mi accorgo che rifletto di più sulla composizione, sulle luci e soprattutto sul
messaggio che voglio trasmettere. Entro in simbiosi con la macchina e guardo veramente dal mirino.

Poi l’attesa dello sviluppo, la curiosità di vedere gli scatti, l’odore della pellicola… sono tutte piccole
emozioni che ho ritrovato con la fotografia analogica. Senza contare il fascino indiscusso dell’immagine
finale, privo di filtri o finta grana.

Ci affanniamo a riprodurre questi effetti con Photoshop per rendere le nostre foto più vintage ed
affascinanti quando basterebbe solo prendere una macchina analogica, inserire il rullino ed iniziare a
scattare!

Luna Simoncini

https://lunachrome.blogspot.it/