“Ucciso da chi non sa amare”. La commovente lettera di Beethoven, il cane morto avvelenato. Tutti dovrebbero leggerla
Il gesto di Max Piro, dopo che qualcuno ha avvelenato e ucciso il suo Beethoven
Una storia struggente, quella vissuta e raccontata da Max Piro. Il cantautore ha dovuto affrontare la morte del suo amato cagnolino Beethoven, avvenuta per avvelenamento. Il Labrador aveva 7 anni e viveva da sempre insieme al suo papà. Quel papà che ora ha voluto esprimere tutto il suo dolore, attaccando una triste lettera fuori dal portone di casa sua.

Una lettera che ha spezzato il cuore di tutti coloro che l’hanno letta, quella scritta da Max, che ha provato a dare voce al suo amato amico a quattro zampe scomparso.
Lo scorso 17 febbraio, come ogni giorno, Max e Beethoven erano usciti dalla loro casa di Fagnano per fare la loro solita passeggiata al parco. Durante quel momento all’aria aperta, il labrador ha ingerito una dose mortale di veleno per topi.
Dopo una terribile settimana di agonia, il 23 febbraio Beethoven si è spento per sempre, devastando il cuore dell’uomo che lo ha visto nascere e crescere.
La lettera di Max Piro

Stravolto dal dolore, Max Piro ha scritto una lettera usando le parole che, secondo lui, avrebbe usato il suo Beethoven.
Mi chiamavo Beethoven, avevo solo 7 anni e vivevo in questa casa con il mio papà… ed ero felice…
Mi piacevano le passeggiate, ero un Labrador, e per me annusare i profumi della natura era tutto…
Poi continua scrivendo che Max, il suo papà, lo aveva portato a Fagnano, dove lui ha conosciuto tante persone che gli volevano bene. Che erano sempre pronte a regalargli una carezza.
Poi un giorno, scrive Max nei panni di Beethoven, qualcosa è cambiato.

Sono stato avvelenato da qualcuno che non sa amare, ma sa solo odiare noi cani. Ho sentito il mio papà piangere e disperarsi, ma ormai era troppo tardi.
Ora corro felice, perché so che un giorno rivedrò il mio papà e nessuno più ci dividerà.
Pubblicando questa lettera sul suo profilo Facebook, Max ha anche commentato esprimendo tutto il suo disappunto, verso chi gli scrive di lasciar perdere e di andare avanti.
Per lui, ha scritto il cantautore, Beethoven era un figlio che adesso è morto per mano di qualcuno che, invece, gira indisturbato a far male ad altri cani.