Vi ricordate di Max? Il cane lasciato su una panchina con quella straziante lettera di un bambino? Ecco che fine ha fatto

Sono passati tre mesi dal salvataggio del cane Max: gli aggiornamenti dei volontari

In molti ricordano la storia del cane Max. Era stato abbandonato lo scorso novembre su una panchina, con accanto un biglietto. A lasciarlo lì, un bambino, che su quel foglio di carta aveva scritto delle commoventi parole e spiegato il motivo dietro quella difficile scelta:

Come sta il cane Max

Ciao, per favore adottami: Max. Per favore, ti chiedo di adottare questo simpatico cane e di prenderti cura di lui. Mi fa molto male lasciare qui il mio cane, ma ho deciso di farlo perché la mia famiglia lo maltrattava e mi avrebbe sempre fatto male vederlo in quelle condizioni.

L’appello del piccolo è stato accolto dai volontari dell’associazione Mascotas Coyoacan. I ragazzi, dopo le diverse segnalazioni, si sono recati sul posto ed hanno chiesto l’aiuto di persone esperte nel comportamento animale. Il povero Max non si lasciava avvicinare da nessuno.

Grazie ad una chiamata a distanza, sono riusciti a convincerlo a scendere da quella panchina e a farsi liberare dalla catena.

La verità è che Max non era ne un cane aggressivo, ne pericoloso. Aveva soltanto tanta paura, visto ciò che era abituato a subire dagli esseri umani. C’è voluto molto tempo, ma grazie al costante lavoro dei volontari, questo cucciolone ha riacquistato la fiducia negli esseri umani. Anche se ancora ne è un po’ spaventato.

Max oggi si chiama Boston

Oggi non si chiama più Max, ma Boston. I volontari hanno voluto cambiargli nome, forse per far scomparire per sempre, ogni cosa che lo legava al suo doloroso passato.

Come sta il cane Max

Dal salvataggio, ha frequentato diversi corsi di addestramento e finalmente oggi è idoneo per l’adozione! È già andato in una prima casa. La famiglia però ha deciso di riportarlo indietro, poiché non riusciva a relazionarsi con gli altri cani e mostrava un atteggiamento possessivo.

Come sta il cane Max

L’associazione non si arrende e continua a condividere appelli, perché certa che presto Boston troverà le persone giuste per lui.

Abbiamo bisogno di un adottante che sappia come trattare il cucciolo, che ha bisogno di molto affetto. Oggi, a tre mesi dal salvataggio, non ha più paura e si avvicina facilmente alle altre persone.