Federico Ciontoli registra un video: “Marco quella sera..”

Dopo tanti anni, per la prima volta, Federico Ciontoli ha deciso di parlare davanti ad una telecamera. Considerato complice dell’omicidio di Marco Vannini, il figlio di Antonio ha aperto un profilo Facebook per discolparsi i alcuni punti.

Federico Ciontoli

Qualche giorno fa, il ragazzo aveva annunciato di voler far luce su quella notte del 2012 in cui Marco Vannini moriva dissanguato dopo un colpo di proiettile partito forse accidentalmente dalla pistola del padre.

Federico Ciontoli parte smentendo tutte le teorie, secondo lui costruite ad hoc dei media, su quanto accaduto quella notte:

La maggior parte delle cose raccontate da tv, riviste e giornali sono state strumentalizzazioni. Si è detto che Marco ha perso litri di sangue. Chi dice questa cosa sa bene che la maggior parte delle persone che ascoltano immaginano che in casa c’era sangue dappertutto. È falso, la perizia medica ha mostrato che si è trattato purtroppo di emorragia interna

Poi spiega perché non ha chiamato subito i soccorsi e perché non hanno fatto nulla per aiutare Marco Vannini che era in difficoltà:

Da esterno per me era impossibile capire cosa stesse accadendo. Ho chiamato il 118 convinto fosse un attacco di panico, figuriamoci se avessi visto il sangue e saputo dall’inizio che c’era in gioco un colpo di pistola. Solo in un secondo momento vidi alcune gocce di sangue e fu proprio quello, insieme al suo peggioramento e al fatto che diceva cosa apparentemente senza senso, che mi spinsero a dubitare fosse un attacco di panico e cercare di capire cosa fosse successo. Anche le perizie dicono che dall’esterno, soprattutto per chi non avesse esperienze mediche, era impossibile capire cosa stesse accadendo. E anche i medici non riuscivano a spiegarsi quei sintomi e quelle reazioni

Marco Vannini

Conclude poi raccontando il momento in cui ha capito che qualcosa non andava e tira in ballo i vicini, sottolineando che loro non hanno sentito nulla di quando dicono i media:

Quando le condizioni di Marco peggiorarono e iniziai a dubitare della versione di mio padre e cercai di capire cosa fosse successo, lui diceva ‘scusa Massi’. Ci sono state strumentalizzazioni incredibili intorno a questa frase, utili soprattutto per chi sosteneva ci fosse stato un litigio. Anche il medico ha detto che Marco chiedeva di Massimo, l’infermiere del Pit diceva che Marco chiedeva di Massi. Perché continuare per così tanto tempo a strumentalizzare queste affermazioni. Senza contare che anche i vicini quella sera non hanno sentito litigi”