Verona, Aurora Benetton è morta a 2 anni per un batterio aggressivo della meningite

Una bambina di appena 2 anni, chiamata Aurora Benetton, è morta lo scorso lunedì a causa di una forma aggressiva di meningite. I medici con la speranza di poterla salvare, hanno anche deciso di trasferirla in un altro nosocomio. Tuttavia, i loro disperati tentativi non hanno portato ai risultati sperati.

Una perdita straziante ed improvvisa che ha scosso migliaia di persone, ma soprattutto la famiglia. In un momento che doveva essere di gioia e festa, si sono ritrovati a fare i conti con un lutto davvero terribile.

Il dramma di questi genitori che vivono in un piccolo comune in provincia Verona, è iniziato la scorso fine settimana.

La bambina ha iniziato ad avere febbre e strani sintomi. In un primo momento l’hanno sottoposta ad una cura prescritta dal loro pediatra. Tuttavia, nel giro di poco tempo, le sue condizioni si sono aggravate drasticamente.

Quando la temperatura corporea è arrivata a livelli molto alti, la mamma ed il padre si sono presto allarmati. Per questo hanno deciso di portarla d’urgenza all’ospedale San Bonifacio, di Verona.

I medici dopo un primo controllo e visti i sintomi, l’hanno sottoposta a tutte le cure del caso. Dalle analisi è emerso che la bambina aveva un’infezione in corso e per questo hanno disposto il suo trasferimento nel nosocomio di Vicenza.

Il tragico decesso della piccola Aurora Benetton

Il trasporto è avvenuto nella giornata di domenica, ma per la piccina era ormai troppo tardi. I sanitari hanno scoperto che purtroppo è stata colpita da uno Streptococcus Pneumoniae. Un batterio della meningite non contagioso, ma aggressivo.

Quest’ultimo può portare ad un’insufficienza multiorgano e di conseguenza, la bambina non ha più risposto a nessuna terapia antibiotica. Il tragico decesso è avvenuto nella giornata di lunedì, mentre era ricoverata nel reparto di terapia intensiva.

Nello stesso ospedale ci sono anche altri 2 neonati che sono stati ricoverati per meningite, causata da Streptococco di tipo B. Tuttavia, entrambi i bambini al momento risultano essere fuori pericolo, ma ancora nella struttura ospedaliera. Hanno risposto bene alle cure dei medici.